Cronaca

Bici in Comune: 80mila euro per
progetto con capofila Pizzighettone

Al bando del Ministero per lo sport e i giovani aveva partecipato anche il Comune di Cremona con un progetto di poco meno di 100mila euro, giunto 38esimo in graduatoria su 65 enti locali. Non è stato finanziato per esaurimento fondi

Immagine dal sito sportesalute.eu/bicincomune

Pubblicata la graduatoria dei Comuni che hanno partecipato al Bando del Ministero per lo Sport e i Giovani “Bici in Comune” del Ministero per lo Sport e i Giovani, con un budget complessivo di 12milioni e 600mila euro, allo scopo di promuovere la mobilità ciclistica e lo sviluppo del cicloturismo.

Per il territorio cremonese, il risultato è stato di 3 comuni ammessi al contributo: Pizzighettone che aveva presentato un intervento da 80mila euro, il più significativo in termini di investimento tra i comuni di medie dimensioni; seguito da Casalbuttano e Piadena Drizzona, con progetti da 50mila euro ciascuno.

Il progetto che vede come capofila Pizzighettone è stato presentato insieme a Confcommercio e ai comuni di Gombito, Grumello Cremonese, Crotta d’Adda, Formigara e San Bassano. Le attività sono suddivise per “linee di intervento”, come previsto dal bando: creazione di itinerari cicloturistici; coinvolgimento di operatori economici; promozione delle consegne a domicilio in bicicletta; acquisto di mezzi elettrici e riqualificazione del parco bici esistente e individuazione dei soggetti gestori: molte strutture ricettive infatti dichiarano di avere clienti interessati al noleggio ma non riescono a gestire il servizio. C’è poi il festival Terrafiume che coinvolge con eventi raggiungibili sulle due ruote tutte le località del circuito.

Luca Moggi, sindaco di Pizzighettone

Soddisfazione da parte del sindaco di Pizzighettone Luca Moggi: “Siamo stati contenti di essere premiati, fra l’altro fra i pochi della provincia. Questo è segno che il territorio unito può portare a casa più opportunità e in questo credo che la fruibilità del territorio nell’ambito del cicloturismo sia davvero meritevole di attenzione.

“Abbiamo anche i corsi d’acqua, è un’offerta dal punto di vista naturalistico e paesaggistico di tutto rispetto e credo che quello di mettere in rete i comuni sia stata la scelta vincente. Uniti per un territorio che vuole sempre di più rivendicare la propria identità e favorire le opportunità di conoscenza dello stesso”.

Guardando agli altri progetti, sono 7 i comuni risultati idonei al bando ma non ammessi per esaurimento delle risorse, tra cui Cremona e Crema.
Una decina i progetti non ammessi per non aver raggiunto la soglia di punteggio richiesta – tra cui Spino d’Adda – mentre Castelleone e Offanengo sono stati esclusi per mancanza di alcuni requisiti richiesti dal bando.

Il progetto andava presentato entro il 13 gennaio scorso. Nell’assegnazione del punteggio, venivano valutati dalla commissione ministeriale – tra l’altro – la qualità della proposta progettuale, gli elementi innovativi, i collegamenti con diversi centri urbani, l’integrazione con itinerari già esistenti, il cofinanziamento da parte del comune proponente, e le partnership con altri enti, oltre alla valorizzazione del territorio.

Il capoluogo Cremona aveva partecipato con un progetto di poco meno di 100mila euro (94.980 per la precisione), collocandosi in 38esima posizione nella graduatoria dei comuni fino ai 300mila abitanti: posizione buona considerato che l’elenco comprende 65 realtà territoriali, ma non sufficiente per ottenere il contributo.
Camilla Gnaccarini

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...