Cronaca

Una via in memoria
di Stella Paroni a Castelvetro

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Era la notte tra il 19 e il 20 marzo 2011, quando Stella Paroni, donna di 91 anni, residente in un condominio nel quartiere Aldo Moro di Castelvetro Piacentino, ha perso la vita per mano del vicino di casa Giovanni Badalotti. A più di 13 anni dal brutale femminicidio, nella mattinata di sabato 23 novembre, l’amministrazione comunale ha voluto ricordarla, intitolandole una via nei pressi dalla sua abitazione. Un gesto simbolico e al tempo stesso molto concreto, che arriva a poche ore dalla giornata contro la violenza di genere.

“Questa è una via che collega due parti del paese, il nostro polo scolastico col centro abitato di Croce Santo Spirito – ha commentato il sindaco di Castelvetro Silvia Granata – e Stella Paroni abitava a 50 metri da qui; è l’ultimo che l’omicida ha percorso prima di abbandonare il cadavere”.

“Un gesto che, come comunità, ci sentiamo obbligati a fare – ha proseguito il sindaco Silvia Granata – questo perché la violenza contro le donne non è un fatto solo privato ma è di comunità e, come tale, richiede azione e un’attenzione particolare alla quotidianità. Riteniamo che un segno tangibile sia veramente un monito quotidiano”.

Stella in quella tragica notte aveva fatto entrare in casa del suo carnefice, persona a lei conosciuta; quella stessa persona che poco dopo l’avrebbe brutalmente picchiata e gettata dal balcone. Il suo corpo senza vita è stato poi abbandonato in un canale. Momenti ancora indelebili per i tanti concittadini e familiari della donna, come dimostrato dalla corposa folla presente all’intitolazione della via.

“Il nome di mia madre è impresso nel mio cuore – ha ricordato Tina Tessaroli, figlia di Stella – e tutte le settimane vengo qui, al ‘fosso’, perché non si può dimenticare una tragedia così atroce”.

“Molto spesso la violenza è nella prossimità – ha concluso il sindaco – e si nutre quotidianamente di gesti, di disattenzione, di problemi che poi sfociano in atti terribili. Stella per noi era una donna della nostra comunità come la sua famiglia e l’omicidio del 2011 è stato un evento tra i più efferati successi a Castelvetro”.

Andrea Colla

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