Condannato per resistenza l'omicida
di Borgo Loreto. "Sono pentito"
Un anno di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale a Marco Viti, l'uomo accusato di aver accoltellato a morte lo scorso 28 ottobre l'amico Paolo Gamba al quartiere Borgo Loreto

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Il 7 settembre del 2022 verso le 22,30 gli agenti della Questura, in seguito ad una segnalazione, avevano raggiunto piazza Stradivari dove un uomo in stato di agitazione stava mettendo in atto atteggiamenti molesti nei confronti dei passanti. Sul posto, i quattro agenti, intervenuti con due pattuglie, avevano trovato il “disturbatore”, un personaggio a loro molto noto.
Si trattava di Marco Viti, 48 anni, un passato da tossicodipendente e con svariati precedenti penali alle spalle, come resistenza, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale. E’ l’uomo che è accusato di aver accoltellato a morte lo scorso 28 ottobre Paolo Gamba, 44 anni, l’amico che lo stava ospitando nell’appartamento di via dei Patrioti, al quartiere Borgo Loreto.
Due anni fa, Viti, alla vista degli agenti, aveva assunto atteggiamenti aggressivi e molesti, così come raccontato oggi in aula da uno dei poliziotti che si era occupato dell’intervento. “Era palesemente in stato di ebbrezza“, ha riferito l’agente, “e ad un certo punto si è tolto le scarpe e le ha lanciate contro la vetrata della banca, danneggiandola“. Per contenerlo, era stato necessario ricorrere all’uso delle manette. “Ve la faccio pagare, vi ammazzo“, aveva detto Viti ai poliziotti, sostenendo che li avrebbe affrontati con la sua conoscenza delle arti marziali.

All’epoca, il 48enne era stato arrestato per resistenza, e oggi il giudice, così come chiesto dal pm onorario, lo ha condannato ad un anno. Viti, difeso dall’avvocato Paolo Rossi, si trova in carcere da ottobre, dal giorno dell’arresto per l’omicidio di Gamba, ucciso con quattro coltellate dopo una lite scoppiata con il padrone di casa che pare non lo volesse più ospitare.
Il presunto omicida, che ha gravi problemi di salute, è in cura e su quanto accaduto si ricorda ancora poco. “Si è però detto dispiaciuto e pentito“, ha riferito il suo legale, “perchè lui e Gamba si conoscevano da quando erano piccoli. “Di quanto avvenuto quel giorno non riesce ancora a mettere a fuoco tutti i tasselli, ha ancora ricordi confusi“.
Sara Pizzorni