Assemblea del Quartiere Po,
i cittadini chiedono risposte
Viabilità, manutenzione delle piante, inquinamento acustico, illuminazione del quartiere, pulizia delle strade e la situazione del Parco Sartori sono stati i temi centrali della riunione del Comitato di quartiere Po, che ha visto una grande partecipazione da parte dei residenti. L’incontro, svoltosi nella sala dell’oratorio Cristo Re, ha raccolto segnalazioni e proposte da sottoporre all’amministrazione comunale per trovare soluzioni concrete ai problemi che affliggono l’area.
Tra i temi più sentiti, la questione dell’area Frazzi, sulla quale è stata avviata una petizione per chiedere al Comune di riconsiderare la decisione di abbattere il muro esistente. Molti cittadini ritengono che la sua demolizione possa aumentare il senso di insicurezza e la mancanza di protezione dell’area verde circostante.
Durante l’assemblea, diversi residenti hanno espresso frustrazione per lo stato di incuria delle piante e dei marciapiedi, sottolineando i danni causati dai rami non potati che arrivano a sfiorare i tettucci delle auto e il pericolo rappresentato dalle radici affioranti che rendono difficoltosa la viabilità pedonale: “Quando inizierà la stagione delle foglie, la situazione diventerà insostenibile, soprattutto con i tigli e le loro conseguenze”, ha osservato uno dei partecipanti.
Non sono mancate denunce sulla sicurezza stradale, con particolare attenzione alla pericolosità dell’incrocio tra via Trebbia e via Massarotti, dove molti automobilisti attraversano con il rosso per errore, creando situazioni di potenziale rischio per i pedoni. Altro punto critico è viale Po, dove la segnaletica orizzontale è carente e l’attuale disposizione delle piste ciclabili, secondo i residenti, crea confusione e pericolo tra biciclette, monopattini e veicoli. Altra richiesta la possibilità di allungare la durata del verde, troppo breve soprattutto per anziani e utenti con disabilità.
Anche l’inquinamento acustico è stato al centro del dibattito. I residenti lamentano musica e schiamazzi fino a tarda notte, specialmente durante le feste organizzate nell’area delle Colonie Padane: “A Milano lo stadio di San Siro spegne i concerti a un certo orario, qui invece si canta fino alle quattro del mattino”, ha protestato un cittadino, evidenziando la mancanza di controlli e soprattutto la situazione insostenibile durante i mesi estivi, dalla Fiera di San Pietro agli eventi dal vivo.
A prendere la parola è stato anche un residente di via Fulcheria, che ha denunciato il grave problema dell’inquinamento acustico derivante da eventi e manifestazioni notturne. “Per mesi siamo costretti a convivere con rumori insopportabili. Ho chiamato più volte i vigili, ma mi hanno risposto che ci sono le autorizzazioni e loro non possono fare nulla”, ha raccontato. La segnalazione è stata accolta con preoccupazione dagli altri partecipanti, che hanno sottolineato la necessità di regolamentare in modo più rigido il volume e la durata degli eventi.
Un’altra criticità emersa riguarda la percezione della sicurezza nel quartiere. Alcuni cittadini hanno evidenziato la scarsità di illuminazione in diverse vie e la mancanza di attraversamenti pedonali sicuri, in particolare tra via Piazzi e via Vittori: “Ci sono centinaia di famiglie che attraversano ogni giorno quella strada, ma non esiste un passaggio sicuro. Bisogna aspettare che accada qualcosa prima di intervenire?”, ha commentato una residente.
Da parte del Comitato di Quartiere, presente al completo con la presidente Gianpaola Costanzo a dirigere i lavori chiedendo l’impegno da parte dei cittadini a proseguire con segnalazioni per mantenere alta l’attenzione sulle criticità del quartiere.
Tema caldo, come nelle previsioni, la questione del muro dell’Area Frazzi, con la richiesta di firmare la petizione “Noi, residenti del quartiere Po e cittadini di Cremona, esprimiamo la nostra ferma opposizione all’abbattimento del muro di recinzione dell’area verde, un manufatto di valore storico e identitario che delimita e protegge l’area giochi all’interno del parco – si legge nel testo fatto girare tra i presenti – Tale muro non è solo una testimonianza del passato industriale della nostra città, ma svolge anche una funzione essenziale per la sicurezza e la vivibilità del parco.
La sua presenza:
- Preserva la memoria storica dell’ex Fornace Frazzi, un elemento fondamentale dell’archeologia industriale cremonese.
- Garantisce protezione ai bambini che frequentano l’area giochi, offrendo una barriera sicura contro il traffico e altre interferenze esterne.
- Contribuisce al decoro urbano, integrandosi perfettamente nel contesto del quartiere e del parco.
- Chiediamo quindi all’Amministrazione Comunale di riconsiderare la decisione di abbattere il muro e di valutare alternative che consentano di valorizzare l’area senza sacrificare un patrimonio storico e un elemento di protezione per i più piccoli.
Invitiamo tutti i cittadini e le cittadine di Cremona – conclude la nota – a unirsi a questa petizione per difendere la nostra storia e la qualità della vita nel nostro quartiere”.
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Cristina Coppola