Cronaca

"Aria bene comune" Al via l'assemblea di associazioni ambientaliste

“Aria, bene comune – Una battaglia di civiltà e democrazia”. Questo il titolo dell’Assemblea della Associazioni ambientaliste cremonesi, organizzata a partire dalla mattinata a Palazzo Cattaneo. Il convegno sul tema ‘L’inquinamento atmosferico e la salute’ vede la partecipazione, in qualità di relatori, di Luigi Allegra (pneumologo), Fiorella Belpoggi (biologa), Gianni Tamino (biologo). A moderare Giuseppe Miserotti, medico esperto in medicina ambientale.

PROGRAMMA DEI LAVORI

Ore 9,30 – Apertura del tavolo per la registrazione delle presenze
Ore 10,00 – Saluto di benvenuto da parte di un rappresentante del Comitato promotore e accettazione dei contributi scritti per la stesura del documento finale e comunicazioni varie
Ore 10,30 – Tavola Rotonda sul tema: “L’inquinamento atmosferico e la salute”
Ore 12,30 – Insediamento del tavolo della presidenza dell’assemblea e su proposta del Comitato promotore nomina del Presidente dell’Assemblea
Ore 13,00 – Sospensione dei lavori (per coloro che avranno prenotato, catering sul posto a 15 €)
Ore 14,00/14,15 – Ripresa dei lavori, lettura dei contributi e apertura del dibattito.
Ore 17,00/17,30 – Chiusura del dibattito, lettura e votazione delle richieste da avanzare a istituzioni e partiti e di un eventuale documento finale.
Ore 18,00 – Fine dei lavori

RELATORI

Luigi Allegra, pneumologo. Ordinario presso l’Università di Milano della cattedra di Malattie dell’Apparato Respiratorio, è stato ai vertici di diverse società scientifiche nazionali e internazionali. Come Vice-Presidente vicario del Commissario europeo ha seguito il processo di fusione di dette Società nell’attuale “European Respiratory Society” (7000 medici pneumologi iscritti in Europa). Ha svolto attività clinica presso l’Ospedale Policlinico della Fondazione Ca’ Granda di Milano, dirigendone negli ultimi 22 anni l’Unità Ospedaliera Complessa di Broncopneumologia. Ha fatto parte più volte di Commissioni nazionali, tra cui quella Unica del “Farmaco”, quella Nazionale “Emergenza e Grandi Rischi”, chiamato dal Ministero della Salute. È Membro dell’ISDE – Medici per l’Ambiente.

Fiorella Belpoggi, biologa. Direttore Centro di Ricerca sul Cancro “Cesare Maltoni” – Istituto Ramazzini  – Bentivoglio (Bologna). Nota in Italia e all’estero per le sue importanti ricerche, nel 2011 è stata “esperto” e “supertestimone” di parte civile in una “class action” di 160 famiglie di Jacksonville contro Exxon Mobil (prima industria del mondo per fatturato). Le sue conoscenze sugli effetti cancerogeni del MTBE, un antidetonante della benzina, hanno convinto il Tribunale, nonostante 19 ore di controinterrogatorio da parte dell’aggressivo collegio di difesa della Exxon, ha condannare la multinazionale al pagamento di 1,5 miliardi di dollari. Membro dell’ISDE – Medici per l’Ambiente.

Gianni Tamino, biologo, docente di Biologia presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Padova, membro del Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare. Ha svolto ricerche sugli aspetti fisici e molecolari del flusso d’informazione genetica, sugli effetti mutageni e cancerogeni degli inquinanti ambientali. Spesso ospite di note trasmissioni RAI (dove fa parte del gruppo di esperti della trasmissione Caterpillar per il settore energia), è autore di libri e articoli su riviste scientifiche. È stato membro del Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Membro dell’ISDE – Medici per l’Ambiente

Modera: Giuseppe Miserotti, medico esperto in medicina ambientale con riferimento alla correlazione tra inquinamento dell’aria, dell’acqua,del suolo e della catena alimentare e la salute umana. Dal 2007 membro della Commissione Centrale degli Esercenti le Professioni Sanitarie, organo con sede presso il Ministero della Salute. Membro della Consulta Deontologica permanente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri. Membro del Comitato direttivo e Coordinatore dell’Emilia-Romagna di ISDE – Medici per l’Ambiente

PROPOSTE OPERATIVE AFFIDATE AL DIBATTITO DALLE 20 ASSOCIAZIONI PROMOTRICI

“Le associazioni cremonesi promotrici dell’iniziativa “Aria, bene comune – Una battaglia di civiltà e di democrazia”, vivamente preoccupate dalle stime formulate dai massimi organismi sanitari internazionali – a partire dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) – sulla morbilità e mortalità indotte dalla concentrazione di polveri sottili nell’atmosfera e ancor più allarmate dalla situazione di maggior rischio in cui versa la pianura padana, come risulta da studi commissionati dalla Commissione europea dai quali risulta la riduzione delle aspettative di vita dei suoi abitanti fino a tre anni a causa della particolare morfologia e meteorologia di questa parte del territorio italiano,

rivolgono anzitutto un formale appello

ai legislatori nazionali e regionali,  perché normino in maniera adeguata alla rilevanza del rischio presente nei vari ambiti del Paese

e, a livello locale, a tutti gli Enti pubblici delle Regioni della Pianura Padana (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto) perché, nell’ambito delle loro competenze, osservino scrupolosamente  tutta la normativa vigente e promuovano con l’urgenza del caso, singolarmente e collettivamente,  tutte quelle iniziative, anche di coordinamento, atte a ridurre l’inquinamento atmosferico tutelando, così, la salute dei loro cittadini.

propongono

alla “Assemblea delle associazioni ambientaliste”, in nome della tutela della vita e della salute umana e animale, le seguenti richieste specifiche alle istituzioni responsabili:

• prendere nella dovuta considerazione le raccomandazioni dell’OMS, più stringenti, sui limiti di concentrazione e di persistenza del PM10 imposti dalla Commissione europea;

• prendere atto delle recentissime (12 giugno u.s.) conclusioni  dello IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) di Lione – della stessa OMS – che ha individuato nelle emissioni dei motori a ciclo diesel, il più alto grado di pericolosità in quanto certamente cancerogeni;

• prendere altresì atto che il particolato ultrafine (PM2,5 e PM1), per il quale non vi è ancora alcun limite di legge, secondo studi non contestati, rappresenta un pericolo per la salute umana e animale decisamente più alto;

• istituzionalizzare urgentemente un tavolo permanente di confronto, coordinamento e consultazione, aperto, in nome della partecipazione e trasparenza, a rappresentanti delle associazioni a tutela dell’ambiente e della salute, per scelte condivise e coordinate;

• sostituire da subito per la Pianura Padana, che, si ricorda, è abitata da oltre 16 milioni di persone, gli attuali “limiti giornalieri di attenzione” della direttiva 2008/50/CE per il PM10 (50 µg/m3/giorno) con quelli  suggeriti da tempo dall’OMS (20 µg/m3/giorno).

• Anticipare al 2013 l’abbattimento del particolato ultrafine del PM2,5, più pericoloso (oggi il limite di 25 µg/m3/giorno è solo consigliato) previsto come limite di legge solo nel 2015;

• programmare, per la stessa data, il raggiungimento del valore limite di 10 µg/m3, raccomandato dall’OMS.

Ritengono inoltre importante

• qualsiasi iniziativa che renda conveniente per le imprese pervenire a una certificazione ambientale secondo gli standard internazionali.

• Per le imprese di servizi di pubblica utilità a capitale prevalentemente pubblico (ad es. trasporto urbano, smaltimento dei rifiuti, generazione e cogenerazione di energia elettrica) si sollecita una riconsiderazione dei servizi prestati alla luce della garanzia della tutela della sicurezza sanitaria diretta e indiretta dei cittadini. Occorre, cioè, che gli Enti gestori, che ancora non lo facessero, curino i risultati operativi delle imprese in subordine alle esigenze di tutela della salute del cittadino abbattendo e non aggiungendo all’atmosfera inquinanti e climalteranti.

Riteniamo queste richieste fondamentali e inderogabili per una seria lotta all’inquinamento da polveri sottili e la loro maggiore o minore, più rapida o meno rapida accettazione, prova della effettiva volontà di tutela della salute dei cittadini. Ci proponiamo, perciò, di pubblicizzare adeguatamente risultati positivi e negativi delle attività degli Enti competenti.

Altre richieste seguiranno a seconda:

– dei rapporti instaurati con gli Enti;

– dall’evolversi della situazione ambientale della Pianura Padana;

– dalla constatazione dell’esito positivo di scelte operate in ambito europeo;

– delle richieste motivate di singole associazioni partecipanti a questo coordinamento.

Le proponenti non possono, inoltre, non richiamare l’attenzione sui delicati temi dei controlli e della garanzia della informazione.  Sul primo punto rilevano che l’Arpa regionale (ufficio preposto a questo compito) non si trova in condizione di terzietà rispetto alla Regione dalla quale, invece, dipende economicamente e gerarchicamente. Una approfondimento su questo punto potrebbe portare a valutare l’ipotesi di una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare per la modifica della legge vigente (L. 21 gennaio 1994, n. 61). Sul secondo punto si cita, come esempio negativo, certamente non unico, il caso della provincia di Cremona, dove 109 Comuni su 115 non mettono a disposizione dei propri cittadini alcuno strumento di informazione come, invece, prevede l’art. 8 della L. 163/45 del 29/6/1999 del Consiglio europeo, che recita: (le) informazioni aggiornate sulle concentrazioni nell’ambiente di …, particelle e … siano messe regolarmente a disposizione del pubblico … Questa situazione autorizza la richiesta di un rapido, radicale cambio di indirizzo non solo per garantire la necessaria informazione, ma anche per poter monitorare la situazione di aree circoscritte al fine di valutare l’apporto della localizzazione di attività

ASSOCIAZIONI PROMOTRICI

Acli – Arci – Circolo culturale “AmbienteScienze” – Comitato la Grande Nonna Quercia Mina il Terzo Ponte – Comitato NO strada sud – Comitato NO autostrada CR-MN – Comitato S.A.S. di Spinadesco – Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia – Coordinamento “CreaFuturo” – FIAB Biciclettando – Filiera Corta Solidale – Italia Nostra – Legambiente – LUCI: Laboratorio Urbano di Civica Iniziativa – Oltre lo specchio – SNOQ – Rete Donne Cremona – Se non ora quando – Salviamo il paesaggio – Slow Food Cremonese – Vescovato insieme si cambia – WWF.

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