Cronaca

Suore di Piacenza-Cremona attive per i bambini albini della Tanzania

Antonia Bellesia presenta il progetto per i bimbi albini della Tanzania

Sopra, i bambini albini di Tabora salvati dal massacro

“Le suore della Provvidenza per l’infanzia? Sono già in Tanzania, sono attivissime. In testa la madre generale Carla Rebolini. Sono impegnate,con altri gruppi, a realizzare una casa-rifugio per decine di bimbi albini a Tabora. Laggiù gli albini sono visti male, sono ritenuti una maledizione e li uccidono. Noi invece vogliamo salvarli, avviarli agli studi. Per questo stiamo realizzando un centro di accoglienza con tutti gli arredi necessari, i letti, le cucine. Coordina il vescovo africano Paul Ruzoka. Annunciamo la partenza di due container, il supporto logistico è offerto dal gruppo bolognese ‘Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere’. L’Emilia, benché ferita dal terremoto, non smette di pensare al prossimo…”.

Antonia Bellesia, reggiana, per molti anni caposala presso gli Ospedali di Parma, ha presentato l’altro giorno alla stampa il progetto “complesso ed ambizioso” denominato “Abandoned Children House”. Ed ha scelto Guastalla, capitale della Bassa emiliana, sconquassata dal terremoto(2012), in cui operano le aziende che hanno fornito il materiale per la realizzazione di una casa di accoglienza per i bimbi albini orfani. “Questo – ha spiegato – è sola una  prima parte del progetto peraltro già iniziato nella zona sud-est di Tabora. Subito dopo inizieremo a realizzare anche un asilo, una scuola primaria ed una sala polivalente. Sono trent’anni che collaboro con le missioni africane, ad esempio in Etiopia e Kenya, ma questa volta, in Tanzania, sta per essere realizzato un progetto davvero di alto profilo. La Congregazione delle Suore della Provvidenza per l’infanzia abbandonata di Piacenza – con casa anche a Cremona –  è stata chiamata per costruire e gestire una Boarding School. Partendo da una necessità primaria, quella cioè di offrire protezione e rifugio a decine di bimbi albini, ma non solo. In Tanzania gli albini sono  più di 300mila. Nella maggior parte dei casi sono discriminati, abbandonati alla nascita. Le suore piacentine stanno facendo miracoli per questi bimbi mentre i governi continuano ad evitare l’argomento. E con loro c’è un gruppo di Milano (Nicoletta Ferrari) ed il gesuita padre Felice di Gallarate. L’impegno che – tutti – ci siamo presi, è notevole.Ma ce la faremo”. (e.p.)

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