Cronaca

I genitori della Campi: no ai corsi per adulti negli spazi della scuola media

No all’insediamento nella scuola media Campi del centro provinciale per l’istruzione degli adulti, ufficializzato da quest’anno dal ministero con una dirigenza propria, presso la sede di via Gioconda. I corsi per gli adulti – attualmente Cpa-Eda –  sono in realtà un’istituzione consolidata alla Campi (si svolgono in un’ala del piano terra), la novità è semmai l’istituzione di un’unica direzione provinciale, una delle 144 attivate quest’anno in tutta Italia. La convivenza tra corsi di istruzione destinati ai ragazzini delle medie (11-14 anni) e popolazione adulta, in gran parte straniera, risulta sgradita a un gran numero di genitori, che a metà giugno, attraverso  il Comitato genitori, hanno firmato una petizione al Comune per chiedere un ripensamento sulla collocazione dei corsi. Una soluzione – si legge – “che non ha tenuto conto delle criticità e problematiche che realmente ci saranno in quanto questi nuovi Centri costituiranno una tipologia d’istituzione scolastica autonoma e saranno dotati di uno specifico assetto didattico ed organizzativo”. I genitori evidenziano alcuni fattori che potrebbero rendere sempre più difficile la condivisione degli spazi alla “Campi”: dal prossimo anno ci saranno due sezioni in più nella scuola media e il trend per gli anni futuri è in ascesa; gli spazi sono inoltre condizionati dalle “numerose attività scolastiche offerte dalla scuola agli studenti, dal corso di musica a quello di fotografia, senza contare i vari laboratori; la didattica sperimentale andrà sempre più implementata”. “Ci chiediamo – insistono i genitori – come sia possibile una co-presenza di due diverse autonomie scolastiche e dei relativi apparati nel medesimo edificio, senza che uno vada inevitabilmente a limitare  l’altro e viceversa, creando criticità organizzative ed educative”. Segue la richiesta d’incontro (inoltrata ormai il 23 giugno scorso) al sindaco Galimberti e alla vicesindaco Ruggeri per valutare collocazioni alternative al Cpia. La richiesta è stata sottoscritta da circa 250 genitori della Campi e dell’elementare Trento e Trieste, oltre che di altre sedi dell’istituto comprensivo.

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