A settembre un forum provinciale sulla rivoluzione energetica Intanto, al Cambonino si incontrano associazioni e partiti antinucleari
Un forum nazionale e provinciale per la rivoluzione energetica. Lo annuncia il coordinamento cremonese di Creafuturo, movimento contro il nucleare: un’assemblea provinciale e nazionale che verrà organizzata entro il mese di settembre 2011. L’obiettivo è proseguire l’esperienza unitaria della campagna referendaria, promuovendo la costituzione di comitati territoriali aperti in un percorso nazionale per la costruzione del forum italiano per l’energia, entro la prospettiva aperta dalla cultura dei beni comuni. «La campagna referendaria – ritiene il movimento Creafuturo – ha costituito una formidabile occasione perché si recuperasse il dibattito e l’elaborazione a livello territoriale su questioni strategiche, nazionali e globali: questo rende possibile, oggi, intrecciare le esperienze locali in un ambito più collettivo e in una prospettiva di nuova mobilitazione sociale e culturale a scala nazionale. Per tutto ciò oggi è possibile parlare di un nuovo punto di partenza». Tra gli intenti, un’iniziativa forte ed incisiva contro il carbone e messa in campo di piani energetici locali, sia per le grandi aree urbane, sia mettendo in rete i piccoli comuni che possano aderire con successo ai Piani per le “città intelligenti” promossi dall’Unione Europea.
Intanto, alla Festa del Pd al Cambonino, venerdì 15 luglio (ore 21,30), si discute di referendum, politica e società. Un incontro in ricordo di Aldo Capitini e Umberto Chiarini dal titolo “Dopo i Referendum: per un nuovo rapporto tra politica e società “, introdotto da Marco Pezzoni e don Bruno Bignami. Le associazioni cremonesi e i movimenti referendari antinucleari incontrano e si confrontano con i partiti del Sì su democrazia, energia, ambiente, beni comuni, modello di sviluppo. Intervengono per le associazioni Aurora Diotti e Rosita Viola, Arci ; Carla Bellani, Acli; Gianluca Galimberti, Partecipolis; Filippo Bonali, CreaFuturo; Pierluigi Rizzi, Legambiente; Marco Arcari, Cgil; Giampiero Carotti, Comitato referendario Acqua bene comune;Gianluigi Boiardi, comitato antinucleare di Piacenza; Fabrizio Aroldi, comitato antinucleare di Casalmaggiore; Ezio Corradi, Comitati ambientalisti Lombardia; Alessio Picarelli, amici del Po. Intervengono per i partiti Titta Magnoli e Daniele Burgazzi, PD; Lapo Pasquetti, Sinistra ecologia e Libertà; Giacomo Bazzani, Federazione della Sinstra; Juri Brocchieri, Verdi; Alessio Tegagni, Movimento 5 Stelle; Clarita Milesi, dell’ IDV.
“Adesso, la pace!”. Questo l’ultimo messaggio di Umberto Chiarini la sera della vittoria dei Sì nei referendum. Con la loro speciale sensibilità, gli uomini dell’argine ci invitano all’ascolto dell’ambiente e dei tempi nuovi, come del resto faceva don Primo Mazzolari. E Aldo Capitini, inventore giusto 50 anni fa della Marcia della pace Perugia-Assisi, ci ricorda che tutti, morti e viventi, partecipano ad un tempo liberato, ad una realtà liberata che ci permette di riorientare vita e storia e di non restare prigionieri della ripetizione del passato. Il presente diviene abitabile e aperto al futuro grazie alla “compresenza” di tutti coloro che agiscono e hanno agito per il cambiamento, per la nonviolenza e la giustizia: queste azioni non vanno perdute, sono le onde di un amore politico per opera del quale la stessa “democrazia” – potere, nel migliore dei casi, di questo o quel popolo- si trasforma in ” onnicrazia”, potere di tutti.