Bastonata milionaria sulla sanità Tagli su ricoveri e ambulatori
Tagli ai budget per le attività di ricovero e cura e quelle di specialistica ambulatoriale. Possente è la legnata con cui sta facendo i conti l’Azienda ospedaliera dopo una delibera della Regione che ha stabilito la diminuzione dell’1 e del 4% delle quote di contratto stipulate con l’Asl per l’erogazione di prestazioni nei confronti di pazienti lombardi. Meno soldi, in sostanza, sono quindi a disposizione per i due settori a causa del provvedimento presente tra le pieghe della miriade di interventi regionali. La diminuzione è confermata dalla direzione. Chiara è la necessità di far fronte a tutto ciò.
Si tratta di una decisione risalente a quest’estate, presa al di fuori dei contorni della manovra economica. Nel corso del 2011 sono cambiate le carte in tavola. La disposizione della Regione si riferisce infatti a quest’anno e costringe l’Azienda a fronteggiare una contrazione dei fondi. Un taglio il cui impatto, come appreso da Cremona Oggi, si assesta complessivamente a un milione di euro, guardando alla delibera. Per non diminuire l’offerta bisogna agire davvero di inventiva.
Quel 4% in meno sulle quote di contratto per l’attività di specialistica ambulatoriale (intese al 97%) è parzialmente compensato dalla rimodulazione del ticket. Allo stesso modo l’incidenza del -1% è ammorbidita da una ritariffazione. In entrambi i casi, però, l’incidenza è comunque considerevole. Queste le ragioni della ridefinizione dei budget, dei ricavi e dei costi, per le singole unità operative, la cui finalità è coprire la riduzione. Si parla di una razionalizzazione, di un’azione di rientro che punta a una migliore organizzazione e ad un miglior utilizzo di quanto a disposizione. Ad esempio nel caso del materiale sanitario. Non certo una cosa facile.
Michele Ferro
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