Cultura

Il professor Luigi Sertorio in una lectio magistralis sul denaro il 5 novembre a Palazzo Catteno

Il Gruppo di riflessione “il frantoio”, il Circolo culturale “AmbienteScienze”, il Coordinamento “CreaFuturo” organizzano per il 5 novembre 2011, ore 18 a Cremona, presso il Palazzo Cattaneo (Via Oscasali, 3) un incontro con il Prof. Luigi Sertorio che terrà una lectio magistralis sul tema “La  mappa del denaro”. Presiede Marco Pezzoni.

Luigi Sertorio, nato nel 1933 a Torino, professore associato di Ecofisica alla Facoltà di Scienze dell’Università di Torino, è autore di circa novanta pubblicazioni di Fisica teorica, e di un libro, Thermodynamics of complex systems (World Scientific, 1991). E’ stato per quindici anni visitatore consultant della Divisione Teorica del Los Alamos National Laboratory, e per tre anni membro della Divisione Vª della NATO, Affari scientifici. È autore di oltre novanta pubblicazioni scientifiche. Molto interessante la sua presenza alla nota trasmissione TV “Report” del 29/4/2009, dove egli asseriva che il modello di società  in cui viviamo non ha bisogno di altre centrali elettriche.

«Per  una piccola quantità di denaro Giuda tradì Gesù. Il re Carlo V pagò molto di più per sostenere la spedizione dei lanzichenecchi che saccheggiarono Roma nel 1527. Il più grande investimento finanziario monouso di tutta la storia dell’umanità lo autorizzò Roosevelt per la costruzione delle prime tre bombe atomiche, 1943-45. Il progetto della basilica di San Pietro non sarebbe partito senza il flusso di denaro delle indulgenze. La fioritura dei primi grattacieli di Chicago, la nascita dell’architettura americana, partiva dalla bonanza economica del Middle West alla fine dell’Ottocento. Dal 1971 non esiste più il vincolo denaro-oro, e la presente crisi economica è descritta con numeri e algoritmi che alcuni citano col rispetto che si ha per le cose amate, altri con paura e odio; ed è fortissimo il sospetto sia gli uni che gli altri non capiscano niente. L’economia, scienza assiomatica o autoreferenziale, è una descrizione fedele della realtà? Perché Marx e tutti gli economisti dopo di lui considerano la Natura come esternalità? Il denaro oltre che strumento è conoscenza?». Luigi Sertorio

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