Giovane ricercatrice assessore alla Cultura del Comune di Crema
Partiti, liste civiche e sindaco a confronto. Sono serrati in queste ore i confronti tra gli esponenti politici del centrosinistra in città, in vista della nomina, a quanto pare imminente, di quello che sarà il nuovo assessore alla Cultura del Comune di Crema, e che andrà a sostituire Alex Corlazzoli dimissionario dopo la vicenda della lettera anonima. Alle 18 gli esponenti delle forze politiche e delle liste civiche che fanno parte della maggioranza di Stefania Bonaldi si riuniranno per l’ultimo confronto in vista della nomina dell’assessore che dovrebbe arrivare prima del consiglio comunale convocato per le 17,30 di venerdì.
Tra i nomi più accreditati quello di Paola Vailati, giovane laureata in Filosofia vicina alla sinistra. Poco conosciuta negli ambienti politici, Paola Vailati vanta un curriculum di tutto rispetto. Ventottenne figlia di due docenti delle ex Agello: il papà era insegnante di francese, la mamma di lettere, si è laureata in Filosofia all’Università statale di Milano e poi ha ottenuto la laurea specialistica in Filosofia Politica con indirizzo in studi di genere all’Università olandese di Nimega dove ha avuto il massimo dei voti. Ha poi proseguito i suoi studi presso l’Ispi, l’istituto per gli studi di politica internazionale, diplomandosi in Cooperazione internazionale per lo sviluppo. Attualmente frequenta un master in studi interculturali, filosofia, antropologi, educazione e mediazione culturale.
Conosciuta negli ambienti culturali cremaschi per essere una delle organizzatrici di Artshot, la famosa manifestazione dedicata all’arte in generale ormai tradizione consolidata a Crema, così come per aver collaborato al Caffè filosofico. Autrice di poesie ha collezionato numerosi premi e riconoscimenti.
Attualmente si occupa di assistenza agli immigrati e di progetti di educazione allo sviluppo presso le Acli.
Un nome quello di Vailati che pare abbia messo d’accordo tutte le forze politiche, accontentando così Sel e la Federazione delle sinistra, escluse dalle nomine una ventina di giorni fa.
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