Mondomusica rimanga a misura dell'uomo che crea
Gentile Direttore,
Sono a chiedere la parola anch’io sulla questione Mondomusica, sollecitato da terzi che hanno richiesto un mio intervento sul Suo giornale. Dal 1985 io ho partecipato come espositore ad ogni edizione di Mondomusica, quando ancora nemmeno si chiamava così, e nel corso degli anni sono stato invitato a partecipare a tavole rotonde sulla sua valorizzazione. La mia azienda, per numero addetti, fatturato, ed internazionalizzazione è una delle realtà liutarie più importanti della città, e io non ho né colore politico né interessi economici che vadano oltre la promozione della liuteria cremonese nel mondo, e con essa, la mia azienda. Con queste premesse, è quasi superfluo sottolineare che il successo di Mondomusica mi sta a cuore.
Purtroppo, da tempo vi è un forte risentimento tra molti operatori cremonesi del settore verso Mondomusica, che ha avuto come conseguenza defezioni di espositori locali, nascita di iniziative parallele, e perfino disdette di stand pubblicizzate su riviste a tiratura nazionale. Tra i principali motivi di questa plateale disaffezione ci sono i costi sempre più elevati di partecipazione, il nuovo divieto per i liutai di associarsi per potersi permettere uno stand altrimenti troppo costoso, l’iniziativa di Mondomusica New York che secondo molti ridurrà il numero di compratori americani che verranno a Mondomusica Cremona, ed altro ancora.
Bisogna dire però che questo è il risultato di una sostanziale mancanza di comprensione tra le parti. Ha ragione infatti la direzione di Mondomusica a sottolineare che i costi di partecipazione sono inferiori ad altre fiere simili, e che gli stessi divieti sono applicati al Musik Messe di Francoforte come al NAMM in California. Ma hanno ragione anche i liutai cremonesi, per la maggior parte ditte individuali senza dipendenti, che lamentano che il costo di partecipazione con un proprio stand a Mondomusica può rappresentare anche più del 10% del proprio fatturato annuo.
Mondomusica è nata come vetrina di promozione della liuteria cremonese, nell’interesse sia del nostro artigianato tradizionale sia della nostra città in generale per l’indotto che crea. E’ dunque molto diversa dal Musik Messe ed affini, perché i protagonisti non sono multinazionali bensì piccole e micro-imprese, artigiani quasi d’altri tempi che tenacemente cercano di tenere viva una tradizione secolare in un mondo dove la manifattura come concetto sta diventando rapidamente obsoleta. La direzione di Mondomusica ha fatto tanto per elevare la fiera a livello internazionale, ma essa deve sempre rimanere a misura dell’uomo che crea, e non della società per azioni.
Per questa ragione sono ad auspicare l’apertura di un dialogo sereno e costruttivo intorno a Mondomusica, tra la direzione ed i protagonisti della liuteria cremonese, allo scopo di comprendere meglio le altrui esigenze e necessità, con rispetto reciproco, ed a trovare insieme le soluzioni ai problemi. L’alternativa non potrà che essere il progressivo impoverimento di Mondomusica Cremona e una sua crescente irrilevanza sulla scena internazionale, con grave danno per tutti.
Dimitri Musafia
Maestro Costruttore di Custodie per Violino e Viola
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