A chi non taglia l'ambrosia, multa da 50 a 500 euro
Il sindaco ha firmato l’ordinanza per la prevenzione delle allergopatie da ambrosia artemisiifolia, pianta infestante molto diffusa sul territorio comunale. La sanzione per chi non adempie a quanto disposto dal provvedimento sindacale va da 50,00 a 500,00 euro. I controlli saranno effettuati dalla Polizia Municipale. Per le aree di competenza comunale è stata disposta l’effettuazione di interventi periodici di pulizia e sfalcio
L’ordinanza stabilisce che i proprietari e/o conduttori pubblici e privati di terreni incolti o coltivati, i proprietari di aree agricole, aree verdi incolte e di aree industriali dismesse, gli amministratori di condominio, i conduttori di cantieri edili e per infrastrutture viari, il responsabile A.N.A.S. – Compartimento regionale per la viabilità, il responsabile Settore Strade della Provincia di Cremona, il responsabile dell’A.E.M. Gestioni S.p.A., il responsabile Ferrovie Nord Milano vigilino, ciascuno per le rispettive competenze, sull’eventuale presenza di ambrosia nelle aree di loro pertinenza.
Viene inoltre disposto di eseguire periodici interventi di manutenzione e pulizia, di effettuare gli sfalci prima della maturazione delle infiorescenze e assolutamente prima dell’emissione di polline. Si deve pertanto intervenire su piante alte mediamente 30 cm, con un’altezza di taglio più bassa possibile. Gli sfalci devono essere eseguiti nei seguenti periodi: il primo nell’ultima settimana di luglio, il secondo tra la fine della seconda decade e l’inizio della terza decade di agosto. In alternativa agli sfalci, quando opportuno, è possibile ricorrere ad altri metodi di contenimento dell’ambrosia: in ambito agricolo attraverso trinciatura, diserbo, aratura e discatura, in ambito urbano con pacciamatura (copertura del terreno con materia inerte) ed estirpamento.
Nell’ordinanza viene autorizzato, per il solo ambito agricolo, l’esecuzione di un unico intervento, da effettuarsi nella prima metà di agosto, comunque sempre prima della fioritura. In caso di ravvisata necessità e se la stagione climatica dovesse favorire un eccessivo sviluppo con fioritura, è consigliato un ulteriore intervento all’inizio di settembre.
La cittadinanza è invitata ad eseguire una periodica ed accurata pulizia da ogni tipo di erba presente negli spazi aperti (cortili, parcheggi, marciapiedi interni) di propria pertinenza, curare i propri terreni provvedendo all’eventuale semina di colture intensive semplici, come prato inglese, trifoglio e così via, che impediscono lo sviluppo dell’ambrosia.
Chiunque violi le disposizioni presenti nell’ordinanza non effettuando i tagli previsti o lasciando il terreno in condizioni di abbandono, con presenza di ambrosia, è punibile con una sanzione amministrativa da 50,00 a 200,00 euro per un’area fino a 2000 metri quadri, e da 200,00 a 500,00 euro per un’area superiore ai 2000 metri quadri.
La pianta di ambrosia è molto diffusa nel nostro territorio, così come nel territorio di competenza dell’’A.S.L. della provincia di Cremona. Si tratta di una pianta infestante annuale che fiorisce tra agosto e settembre, producendo grandi quantità di polline. Cresce, di preferenza, sui terreni coltivati a cereali una volta effettuato il raccolto, sui terreni incolti, sulle aree verdi abbandonate, sulle aree industriali dismesse, sulle terre smosse dei cantieri (non solo edili ma anche per la costruzione delle grandi opere di viabilità), sulle banchine stradali, su rotatorie e aiuole spartitraffico, sulle massicciate ferroviarie, sugli argini dei canali, sui fossi ed i generale su tutte le aree abbandonate o semi abbandonate, nonché sui campi coltivati con semine rade, quali il girasole e la soia, provoca forti allergie ed è diventata una delle maggiori cause di pollinosi tardo estiva. La manutenzione delle aree verdi, in particolare lo sfalcio delle aree infestate, può impedire la fioritura e, di conseguenza, la pollinazione della pianta se effettuato prima della maturazione delle infiorescenze. Sulla prevenzione e contrasto alla diffusione dell’ambrosia è intervenuta anche la Regione Lombardia con precise indicazioni da seguire, mentre l’A.S.L. della provincia di Cremona ha individuato i metodi da adottare per il contenimento dell’infestante.
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