Multata per guida col cellulare: il giudice accoglie il ricorso
Il giudice di pace di Cremona Gaetano Lecce ha accolto il ricorso di una cremonese che era stata multata per l’uso del cellulare durante la guida e ha annullato la sanzione amministrativa di 160 euro e 4 punti dalla patente. L’episodio risale al 27 aprile del 2013, quando l’automobilista stava transitando in corso Garibaldi ad una velocità ridotta. La donna era al cellulare. L’automobilista, però, come ha sottolineato la difesa, rappresentata dal legale Alessandro De Nittis (nella foto a lato), non è stata fermata subito dal vigile, che in quel momento era in servizio di viabilità. La contestazione è stata fatta in differita, e quindi solo successivamente. “La mia cliente”, ha detto il legale, “viaggiava a 20 chilometri all’ora. Poteva essere fermata e in questo modo avrebbe avuto tutte le garanzie per potersi giustificare. Invece si è vista arrivare la sanzione amministrativa a casa”. La difesa ha inoltre contestato l’assenza della delega, visto che nella causa civile il Comune ha conferito la delega di rappresentazione al vice comandante, mentre invece la memoria era a firma del comandante. De Nittis, che nel ricorso davanti al giudice di pace rappresentava una parente, ha infine chiesto ed ottenuto la cancellazione della frase: “per avventura è anche il suo patrocinatore”, contenuta nella memoria dei vigili. Frase che De Nittis ha ritenuto “sconveniente, se non addirittura offensiva, in quanto tale espressione contrasta con l’attività professionale esercitata dallo stesso, non già per avventura, sinonimo di accidentalmente, casualmente, fortuitamente, per caso, ma a seguito di specifiche abilitazioni e nel pieno rispetto dei valori di dignità, probità e decoro impartiti dal codice di deontologia forense”.
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