Tentò la rapina perchè disperato e senza lavoro Condannato a 9 mesi

Nove mesi (con la sospensione condizionale della pena) per i reati di tentata rapina e di porto abusivo di coltello per Simone Lamantia, 25enne residente a Soresina, a processo davanti al collegio dei giudici per aver tentato di rapinare, il 14 giugno dell’anno scorso, il supermercato Eurospin di Soresina. Per l’imputato, il pm Fabio Saponara aveva chiesto un anno, 5 mesi e 350 euro di multa, chiedendo però ai giudici di tenere conto delle particolari circostanze familiari e il fatto che Lamantia era senza lavoro. “Anche se”, per l’accusa, “è stata comunque messa in atto un’azione predatoria e aggressiva accompagnata da minacce”. In quel periodo l’imputato, disoccupato, doveva mantenere la mamma e le due sorelline piccole e in più soffriva di crisi di panico. “Volevo andare in carcere. Pensavo di risolvere così i miei problemi. Ho chiesto io di chiamare i carabinieri, ma i soldi non li ho toccati, volevo solo fare un gesto eclatante”, aveva detto lo stesso Lamantia in aula durante la scorsa udienza. Con il solo fine di attirare l’attenzione dei media e dei servizi sociali, si era presentato all’Eurospin armato di coltello e aveva minacciato una cassiera. Per l’accusa, aveva tentato di farsi consegnare mille euro, ma la cassiera, con una reazione fulminea, era riuscita a chiudere il cassetto del registratore di cassa e ad allontanarsi. Dopo una breve azione dissuasiva, i carabinieri erano riusciti a farsi consegnare il coltello e ad arrestare il giovane. Per l’avvocato della difesa Mario Tacchinardi, Lamantia aveva invece battuto sulla cassa con il coltello e chiesto insistentemente l’intervento dei carabinieri. “Il suo era solo gesto dimostrativo”. Per la difesa, “manca la prova dell’elemento soggettivo”. La motivazione della sentenza sarà depositata entro 60 giorni. Da oggi, intanto, Lamantia è un uomo libero. I giudici gli hanno infatti revocato la misura dell’obbligo di presentazione presso la polizia giudiziaria.

Sara Pizzorni