Con 'Piano solo' Stefano Bollani approda sul palco del Ponchielli il 5 maggio
Il palco del Ponchielli vesrà in scena Stefano Bollani in “Piano Solo” il prossimo giovedì 5 maggio (ore 21). Bollani è uno dei musicisti italiani più noti e talentuosi della scena jazz e non solo. Il suo curriculum vanta collaborazioni con artisti del calibro di Gato Barbieri, Pat Metheny, Chick Corea, Michel Portal, Paolo Fresu, Richard Galliano fra gli altri, oltre a quella con il suo mentore e amico Enrico Rava, trombettista di fama internazionale.
Nel suo concerto in Piano Solo non chiedetegli cosa farà, Stefano Bollani non lo sa finché non appoggia le due dita sui tasti ed inizia a ripercorrere il suo io, la sua memoria, i suoi sentimenti. Piano Solo è un viaggio nella sua musica interiore, nelle sue emozioni, passando dal Brasile alla canzone degli anni’40 fino ad arrivare ai bis a richiesta in cui mescola 10 brani come se fosse dj. Un viaggio incredibile, dove Bollani sembra prendere per mano ogni spettatore per portarlo accanto a se, nella sua musica piena di sentimento e di divertimento. Destrutturando e ricostruendo ogni volta in modo diverso i brani che spesso ritroviamo nei suoi dischi.
Biografia. Bollani inizia a suonare all’età di 6 anni e si diploma al Conservatorio Cherubini di Firenze, iniziando la sua attività professionale a 15 anni suonando sia con gruppi pop-rock che con gruppi jazz.
Fra le tappe della sua carriera, fondamentale è la collaborazione iniziata nel 1996 – e da allora mai interrotta – con il suo mentore Enrico Rava, al fianco del quale tiene centinaia di concerti e incide ben tredici dischi, fra i quali: Tati (ECM 2005), in trio con Paul Motian alla batteria, (disco dell’ anno per l’Academie du jazz francese), The third man (ECM 2007), miglior disco dell’ anno per la rivista americana Allaboutjazz e per l’italiana Musica jazz e New York days (ECM 2008), in quintetto con Mark Turner, Larry Grenadier e Paul Motian (disco dell’anno per Musica Jazz).
La rivista specializzata Musica Jazz lo proclama miglior nuovo talento del 1998 e nel 2006 musicista dell’anno.
Invasioni continue nella classica, dvd “Live a La Scala” /Decca con la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly , con il quale ha già registrato “Sounds of the 30’s” e “Rhapsody in blue” con la Gewandhousorchester di Lipsia; Ambasciatore di Topolino, nell’ambito del fumetto ha collaborato anche con Leo Ortolani il disegnatore di Rat-man; su Radio3 il programma di grande successo “il Dottor Djembè” lo ha visto come conduttore insieme a David Riondino e Mirko Guerrini per sei stagioni, varie le collaborazioni con il teatro e con il cinema; non lo possono contenere nella sola definizione di Jazz. Pluripremiato per i suoi dischi, ha chiuso il 2014 con il disco d’oro per il suo disco/ progetto Carioca (uscito per la Emarcy/ Universal nel 2008) ed ha aperto il 2015 vincendo il referendum della rivista Musica Jazz come miglior disco dell’anno con Joy in Spite of Everything registrato a New York con Jesper Bodilsen e Morten Lund e due prestigiosi ospiti: Mark Turner e Bill Frisell. Il suo primo disco d’oro lo ha ricevuto per Sounds of the 30’s; O que serà in duetto con il mandolinista brasiliano Hamilton De Holanda è stato giudicato uno dei migliori album del 2013 per la rivista americana DownBeat ed per le italiane Musica Jazz e JazzIt.
Lo scorso 11 settembre è uscito il suo nuovo album “Arrivano Gli Alieni”, il terzo piano-solo dopo quello siglato ECM del 2006 e Småt Småt del 2003. Fra i vari premi e onorificenze Bollani nel 2007 riceve l’European Jazz Prize come miglior musicista jazz europeo dell’anno e nel 2010 riceve la laurea Honoris Causa dal Berklee College of Music di Boston. Bollani è un puzzle di musica, di simpatia, di estemporaneità che si fondono in continuazione per poi cogliere e plasmare i suoni in un continuo dialogo fra improvvisazione e canzone, pubblico e pianista.