Politica

Vezzini cede il passo a Viola e il tema scuole scivola a data da destinarsi

Passaggio di testimone in Provincia, da Carlo Vezzini al consigliere provinciale Davide Viola, recentemente nominato vice presidente per le funzioni vicarie in assenza/vacanza del Presidente, a cui, quindi, sono state riconfermate le precedenti deleghe a suo tempo conferite: risorse economiche e finanziarie e fondo immobiliare. Che Vezzini dovesse lasciare era scritto da tempo: non potendosi ricandidare a sindaco di Sesto (dove ha guidato due tornate amministrative) era normale che il suo posto in Provincia dovesse essere preso da un altro primo cittadino. Viola, sindaco di Gadesco, dovrebbe restare in carica fino ad ottobre, o quantomeno fino a quando sarà definita la tempistica per il referendum costituzionale che porterà tra l’altro alla definitiva abolizione delle Province.
”Lascio un ente che ho avuto l’onore di guidare, con personale preparatissimo e dotato di un alto spirito di servizio – ha commentato l’ex presidente Carlo Vezzini – Molte opere e progetti sono stati portati a termine ed importanti sfide attendono la futura Area Vasta, dove centrali devono rimanere i servizi ai cittadini, alle imprese, salvaguardando il patrimonio di eccellenza produttivo, storico ed artistico, in una giusta valorizzazione in ambito regionale”.

ACCORPAMENTI SCUOLE – Una delle prime ‘grane’ che Viola dovrà affrontare, sarà il dimensionamento scolastico, su cui come noto è aperta la battaglia tra componente cremasca e cremonese. Proprio ieri la segreteria cittadina del Pd, attraverso il segretario  Roberto Galletti, aveva chiesto a Piloni, segretario provinciale, di posticipare la riunione della segreteria provinciale per dare modo ai cremonesi di partecipare e discutere il documento uscito dalla direzione cittadina che chiede un ripensamento dei cremaschi sul tema delle aggregazioni tra scuole. A stretto giro di posta (e prima che uscissero i risultati delle urne) Piloni ha risposto: la riunione di segreteria si terrà ugualmente lunedi pomeriggio alle 18,15 ma non per parlare di area vasta, un tema che continua a dividere, bensì dell’esito delle elezioni in provincia e dei risvolti sul panorama politico nazionale. Oltre che sul referendum costituzionale, su cui al momento il Pd mantiene una posizione univoca per il sì. Dunque a prevalere sono le ragioni dell’unione rispetto ai contrasti: il tema del dimensionamento scolastico sembra non essere più così urgente.

gb

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