Cronaca

Ad agosto soppressione treni link tra Cremona e Mantova, Ancora più disagi nei paesi

Sale la protesta da parte dei pendolari e dei comitati che li rappresentano per la soppressione, prevista per tutto il mese di agosto, dei treni link tra Cremona e Mantova, che collegano i capoluoghi alle stazioni intermedie – non toccate invece dai diretti Milano-Cremona-Mantova. Questo comporterà ulteriori disagi per i già esasperati pendolari, specialmente quelli che vivono nei piccoli comuni e che dovranno prendere il pullman sostitutivo che da Cremona li porterà a casa, con tutti i problemi del caso.

“Prima hanno detto che queste soppressioni erano dettate dalla necessità di consentire al personale di andare in ferie, ora invece hanno fatto marcia indietro e parlano di manutenzione del materiale rotabile” commenta Andrea Bertolini, della segreteria regionale di Utp Lombardia (associazione utenti per il trasporto pubblico). “Per tutto il mese di agosto vengono tolti i treni  nella tratta più breve, tra Mantova e Cremona, che fermano nelle piccole stazioni come Torre de Picenardi o Gazzo Pieve San Giacomo. A sostituirli saranno degli autobus, che però sono più lenti, tanto che a volte partono in anticipo anche di 25-30 minuti rispetto all’orario dei treni corrispondenti. Questo comporta un disagio per i pendolari, che devono cambiare i propri orari. Senza contare il rischio di perdere le coincidenze: è capitato spesso infatti che i pendolari scendessero dal treno diretto e non riuscissero a salire sull’autobus, che nel frattempo era già partito”.

Insomma, oltre al danno la beffa, con il rischio di non riuscire a rientrare a casa la sera. “Tra i servizi che vengono eliminati in agosto, ci sono anche i treni link tra Cremona e Piadena e tra Piadena e Mantova” rincara la dose Matteo Casoni, portavoce del comitato di pendolari InOrario. “Anche se in agosto le linee sono meno frequentate, i pendolari continuano a lavorare e chi deve raggiungere le stazioni intermedie si trova in difficoltà. Soprattutto considerando che spesso questi pullman non si fermano nei piazzali delle stazioni ma a qualche centinaio di metri di distanza, con il rischio di perdere i treni di collegamento e con tutti i disagi che possono subire le persone anziane o a mobilità ridotta, o anche coloro che viaggiano con delle valige”.

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