Tamoil, nessuna emissione nociva: le torri saranno 'imbragate' e rimosse
Non c’è stata alcuna emissione nociva dalla ex raffineria Tamoil, nel pomeriggio di ieri, quando nelle società canottieri limitrofe è stato avvertito ad intermittenza un forte odore di benzina. A fiaccole ormai spente da anni, dal 2012, e con livelli di emissioni odorose del deposito di molto inferiori rispetto alla vecchia raffineria, è bastato poco per far pensare a fuoriuscite di idrocarburi ai frequentatori della zona. Invece il sopralluogo dell’Arpa, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Locale, ha escluso potenziali pericoli. In questi giorni si sta dando avvio al cantiere per lo smantellamento delle torri di raffinazione. Ieri in particolare, si è iniziato anche a rimuovere le condotte che stanno nella parte inferiore delle ciminiere e il surriscaldamento dei tubi ha prodotto gli odori. Tutte le operazioni saranno svolte in condizioni “gas free” degli impianti ormai dismessi , da parte di una ditta specializzata. I lavori, in questa fase, si protrarranno per circa un mese e avranno anche caratteristiche spettacolari: sarà ad esempio utilizzata una gru alta 160 metri per ‘imbragare’ le torri.
Qualche riserva si potrebbe avere per il periodo dell’anno scelto per queste operazioni, con le canottieri piene di cremonesi, ma pare che le aziende specializzate non siano molte e non sia possibile soddisfare tutte le esigenze di cantierizzazione secondo un calendario ottimale.
Ad ogni modo, questo è l’inizio dell’atteso smantellamento dell’ex sito industriale, autorizzato dal ministero dell’Industria nel 2014, un atto contro cui però pende un ricorso al Tar Lazio da parte di Regione Lombardia (a cui si è aggregato il Comune di Cremona): in esso infatti il ministero non aveva tenuto conto delle osservazioni presentate dai due enti sulle modalità operative della dismissione stessa.