Omicidio Satta, la Procura di Roma apre un'inchiesta. Sempre più forti i sospetti sul giardiniere
Sull’omicidio di Maria Laura Satta e sull’aggressione al marito Luigi Scassellati, il sostituto procuratore del tribunale di Roma, Sergio Calaiotto, ha aperto un’inchiesta. Intanto si rafforzano i sospetti sul giardiniere della villa di Mombasa (Africa), che è stato arrestato dalle autorità come il principale sospettato, almeno per ora. Un dubbio che accarezza anche il figlio Stefano Scassellati, assessore al Commercio del Comune di Mozzanica, in provincia di Bergamo.
Anche Luigi, nell’intervista rilasciata ad Africa Express, ha espresso i suoi dubbi sul dipendente: “Io non ricordo ancora nulla dell’accaduto, ma ciò che è certo e che non sarei mai uscito di casa, lasciando la porta aperta se non fossi stato chiamato da qualcuno che conoscevo” ha dichiarato. “Lewis era arrabbiato con me perchè chiedeva continuamente degli anticipi e dei prestiti. In marzo quando Lalla (la moglie) ed io siamo rientrati in Italia gli ho anticipato gli stipendi fino al nostro ritorno in luglio, ma ciò che gli davo spariva subito dalle sue tasche speso tra le donne ed il bere”. Tuttavia le autorità auspicano che l’uomo possa riacquistare completamente la memoria, per fare luce definitivamente sull’accaduto.
I figli Roberto e Stefano sono intanto in attesa di poter riportare in patria le spoglie della madre, in accordo con le autorità Consolari italiane, e il padre, non appena le sue condizioni lo consentiranno.