Cronaca

Il quartiere centro chiede sicurezza e pulizia: più sanzioni e meno tolleranza

Più sicurezza, da ottenere anche con il rafforzamento dei controlli e soprattutto delle sanzioni per chi non rispetta la cosa pubblica. E’ una delle richieste emerse con maggiore forza sabato pomeriggio nel corso dell’assemblea del Quartiere 16, Centro storico, convocata dal presidente Paolo Marcenaro a SpazioComune. In tanti hanno risposto alla convocazione, arrivando anche a riempire la sala, esponendo le problematiche di un quartiere particolarmente complesso, che ha il cuore nel centro monumentale coi suoi problemi legati alla movida, ma si espande fino ai viali della circonvallazione, dove i disagi sono più che altro causati da viabilità, traffico e parcheggi.

“Sono soddisfatto – afferma a fine serata il presidente Marcenaro  – i residenti hanno potuto esprimere pubblicamente e davanti ad un amministratore (c’era l’assessore Alessia Manfredini, anche se non in veste ufficiale, ma come residente, ndr) quello che non funziona, ottenendo anche qualche risposta. I problemi emersi sono quelli  noti, con una particolare accentuazione di quelli legati alla sicurezza, al decoro urbano e ai plateatici”. Molte le testimonianza dirette su casi specifici, quasi strada per strada, su questi punti. In vicolo del Cigno, ad esempio, c’è il problema di un’attività di rivendita di prodotti ortofrutticoli che però nelle ore serali diventa luogo di ritrovo con conseguenze disturbo della quiete. Problema che persiste anche in largo Boccaccino e piazza della Pace, dove la concentrazione di locali favorisce l’aggregazione e schiamazzi. Problema direttamente conseguente alla movida è la sporcizia che si ritrova sulle strade il mattino dopo: lo testimoniano tristemente le tracce di urina su molti edifici. In questo senso sono stati richiesti più controlli e sanzioni (il regolamento comunale d’altronde lo prevede) e se risulta impossibile chiederlo alla Polizia Locale, che ha un organico all’osso, che si provveda con altre forme di dissuasione, come telecamere o appostamenti specifici nei punti più noti. Strade sporche anche in via XI febbraio e via Ceresole, dove addirittura sta tornando la polverina gialla anti deiezioni

Altra questione che tiene banco sono i plateatici che a detta di alcuni residenti si estendono anche oltre i limiti per i quali viene pagata la tassa comunale. E anche in questo caso si richiede una maggiore severità da parte della Municipale. Tutte questioni che Manfredini ha assicurato di portare all’attenzione della giunta, dove siede tra gli altri l’assessore alla sicurezza, Barbara Manfredini.

Il tema della pulizia e del decoro delle strade – ha detto Manfredini – è reale e l’azienda che provvede all’igiene urbana viene continuamente sollecitata a provvedere, con lavaggi mirati in particolare dopo i fine settimana. Ma senza una coscienza civica,  sarà difficile avere una città pulita. E c’è insofferenza anche per le deiezione canine: c’è chi ha addirittura suggerito di tassare i proprietari dei quattro zampe per le tracce lasciate in giro. Le manifestazioni sono un altro aspetto problematico del vivere in centro, è stato chiesto che vengano fatti rispettare i decibel.

Segnalati poi i problemi legati al transito degli autobus in via S.Barbara – Piazza Lodi: troppo grossi, invadono la sede stradale e c’è chi vorrebbe il ripristino del passaggio in corso Mazzini, ipotesi però praticamente irrealizzabile. Una soluzione comunque andrà trovata, Manfredini si è detta d’accordo e se ne parlerà con l’azienda dei trasporti, Km, per avere risposte da dare ai cittadini entro i prossimi mesi. Nell’aria c’è anche il riordino dei parcheggi: molti vorrebbero vedere aumentare i posti per residenti, ma sarà difficile vista la redditività dei parchimetri in piazza Lodi. Nei prossimi giorni, tra l’altro, prenderà il via una nuova e stavolta definitiva misurazione del traffico in città, in questa zona ma non solo, attraverso l’installazione di spire: sarà su questi dati che avverrà la redazione del Piano urbano della mobilità sostenibile che indicherà anche le possibili alternative per via Giordano.

Tra il pubblico, particolarmente interessata a quest’ultimo argomento, la presidente del quartiere Giordano – Cadore Maria Cristina Arata.

g.biagi

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