Gli studenti del Ghisleri piccoli agenti della stradale nel progetto scuola lavoro
Torna il progetto di alternanza scuola-lavoro che vede protagonisti la polizia stradale e l’istituto Ghisleri di Cremona. Quest’anno i ragazzi della terza Ghisleri -costruzioni, ambiente e territorio a gruppi di quattro saranno ospitati per una settimana presso la caserma della stradale di via Massarotti per ‘vivere’ il lavoro degli agenti guidati dal comandante Federica Deledda. “L’obiettivo”, ha spiegato il comandante, affiancato nel progetto dal dirigente scolastico Roberto Ferrari, “è proprio quello del contatto diretto tra i ragazzi e la caserma per mostrare la nostra organizzazione e trasmettere loro competenze trasversali che possano essere fruibili qualsiasi sia l’attività lavorativa che questi studenti sceglieranno di intraprendere”. Perché l’istituto Ghisleri? “Con questo istituto”, ha spiegato il comandante, “c’è una sorta di affinità elettiva”. “E’ la scuola che frequentò l’agente Stefano Villa”, caduto in uno scontro a fuoco con un rapinatore nel 1995 e al quale è intitolata l’aula magna, “e poi per il tipo di studi che questi ragazzi fanno”. Nello studio di un incidente stradale, ad esempio, gli studenti imparano i rudimenti dell’uso di un software per il ‘rendering’ dei sinistri. “Tecnologie nuovissime e al servizio della sicurezza”, ha sottolineato il comandante, che ha ricordato il ‘Top CrashPs’, strumentazione che si usa per i rilievi degli incidenti stradali che sfrutta la geolocalizzazione dei luoghi e dei veicoli per ricostruire l’incidente, e l’autovelox nella sua forma più avanzata. “I ragazzi capiranno anche come sia importante il lavoro di squadra per salvare una vita”, ha aggiunto il comandante Deledda, che ha spiegato che sì la polstrada è dotata di un’organizzazione gerarchica, ma ha anche sottolineato l’essenzialità della condivisione delle decisioni. “Oggi affrontiamo l’emergenza neve”, ha detto il comandante, “mentre ieri i ragazzi sono stati in autostrada dove hanno visitato il centro operativo ed assistito al lavoro dei tecnici che hanno illustrato le tecniche costruttive degli asfalti e dei manufatti autostradali”.
Soddisfatto del progetto anche il dirigente scolastico Ferrari che a sua volta ha sottolineato l’importanza, per i suoi ragazzi, di vedere lavorare gli agenti e di quanto siano stati contagiati dal loro entusiasmo. “Un lavoro, quello degli agenti della stradale, che non punta solo all’aspetto repressivo, ma soprattutto a quello preventivo ed educativo. Un’occasione, per questi ragazzi, di vedere con i loro occhi l’impegno quotidiano di coloro che dovrebbero essere sempre visti come nostri angeli custodi”.
Gli studenti sono sempre affiancati dai due tutor del progetto, Eugenio e Donato, “ragazzi pieni di esperienza”, ha detto il comandante, “e formati per fare educazione stradale nelle scuole”. Questa settimana saranno affiancati da Federico, un terzo operatore. “Credo che possa essere formativo anche per i miei agenti”, ha concluso il comandante, “fare attività di educazione stradale e di comunicazione con questi ragazzi che per una settimana diventeranno dei piccoli agenti della stradale”.
Sara Pizzorni