Capi falsi venduti insieme ad originali. Perquisite anche 8 boutique nel cremonese
Nella maxi operazione ‘Eden Brand’ della guardia di finanza di Rimini sono state perquisite anche otto boutique cremonesi: 5 a Cremona, una a Castelleone, una a Crema e una a Gadesco Pieve Delmona. In sostanza i capi di abbigliamento erano pagati dai commercianti di abbigliamento come veri, ma in realtà erano contraffatti. I finanzieri, coordinati dalla procura di Rimini, hanno eseguito, grazie anche all’aiuto dei comandi provinciali, oltre 350 perquisizioni in 16 regioni italiane, con il sequestro di 400mila capi di abbigliamento contraffatti. Il giro d’affari delle aziende coinvolte, ancora da quantificare con precisione, avrebbe raggiunto in pochi mesi diversi milioni di euro. Anche a Cremona le perquisizioni hanno portato al sequestro di capi di abbigliamento. I capi e gli accessori contraffatti sono marchi noti: Trasher, Pirex, Subprime, Adidas, Vans e Fila. I reati ipotizzati sono contraffazione e immissione nel circuito del commercio di centinaia di migliaia di capi d’abbigliamento e accessori. Quattro, per ora, gli indagati, tutti riminesi. Le indagini sono scattate a ottobre dopo un sequestro dei finanzieri di Rimini di oltre 1.500 capi d’abbigliamento e alcuni strumenti per la stampa dei loghi. Secondo i finanzieri, gli indagati “avrebbero avviato, sfruttando la fraudolenta registrazione nel territorio di San Marino del marchio riconducibile a noti ‘brand’ coperti da tutela della proprietà intellettuale in ambito internazionale, una massiccia produzione di abbigliamento contraffatto, poi venduto a ignari clienti in tutta Italia anche nelle boutique, confuso con i prodotti originali”. Le indagini sono tuttora in corso.
Silvia Galli