Cronaca

Arvedi nella classifica delle prime cento aziende siderurgiche mondiali

Il gruppo Arvedi entra nella classifica delle prime cento aziende siderurgiche mondiali stilata dalla “World Steel Association”, l’associazione che riunisce i principali produttori al mondo del settore siderurgico. Un ingresso che testimonia e conferma la lungimiranza e la bontà delle scelte operate negli anni dal gruppo cremonese.

L’Acciaieria Arvedi entra così nel gotha mondiale dell’acciaio e nella classifica dei maggiori gruppi siderurgici con un output superiore ai 3 milioni di tonnellate annue. L’azienda cremonese è passata da 2,95 milioni di tonnellate prodotte del 2016 a 3,19 milioni di tonnellate. Solo due gli italiani in classifica, oltre ad Arvedi c’è Ilva (Fonte: Siderweb).

Lo stesso cav Giovanni Arvedi ha partecipato, nei giorni scorsi a Pechino (Cina) al decimo congresso internazionale della “China Iron and Steel Association” (CISA), l’associazione della siderurgia cinese. Un dato rende immediatamente l’idea dell’importanza del meeting: la Cina è il primo produttore mondiale di acciaio con 808 milioni di tonnellate annue, contro i 104 del Giappone, i 95 dell’India, i 78 degli Usa ed i 71 della Russia (dati anno 2016).

Un’occasione di confronto sulle prospettive del comparto a livello mondiale e degli scenari economici internazionali. Tra i relatori ed i partecipanti invitati dalla CISA, il cav. Giovanni Arvedi, presidente dell’omonimo gruppo siderurgico cremonese, Mario Caldonazzo, vicepresidente Finarvedi, Federico Mazzolari, consulente Marketing e Andrea Bianchi, responsabile della Ricerca e Sviluppo della Acciaieria Arvedi.

Il fondatore del gruppo cremonese ha trattato il tema “Il futuro dei produttori di acciaio” partendo dalla Tecnologia ESP (Endless Strip Production), nata a Cremona all’Acciaieria Arvedi nel 1992, dove sono operative due linee che producono coils con l’acciaio proveniente dal forno elettrico. “Si tratta di una tecnologia di processo innovativa per la produzione di coils di acciaio” ha spiegato l’imprenditore siderurgico “che proprio nel grande mercato cinese ha già trovato un importante sbocco industriale di notevole successo, con 4 impianti funzionanti, che apporteranno un significativo contribuire allo sviluppo della siderurgia di un grande Paese come la Cina”.

La quarta linea ESP è in produzione dall’inizio del 2018 presso la Rizhao Steel, mentre per l’ultima linea (la quinta) venduta dalla società Primetals, (società che ha il diritto esclusivo di vendita della Tecnologia Arvedi ESP nel mondo) è previsto l’avvio nel 2019. La Tecnologia ESP ha dimostrato di poter produrre acciai di qualità con caratteristiche uniche alimentata in linea con acciaio sia da forno elettrico che nel ciclo integrale con l’altoforno. E’ la più compatta ed innovativa al mondo e fu resa possibile dall’invenzione, nel 1976, dell’elettronica allo stato solido e di conseguenza del micro processore.

L’Acciaieria Arvedi, a quel tempo, applicò per prima il microprocessore in sostituzione dell’uomo per operare sulla sua colata continua, per una prova pratica prima di brevettare e costruire la prima linea ESP.
L’idea iniziale, nata negli anni 80, fu di trovare una valida soluzione industriale (la tecnologia alternativa detta “strip casting”, studiata a fondo fu ritenuta non convincente) per semplificare il processo siderurgico tradizionale, ridurre le dimensioni dell’impresa e di conseguenza l’impatto sociale ed ecologico.

“Unitamente e subito dopo alla dimensione dell’impresa” ha spiegato il cav. Arvedi, “ho pensato al processo.  L’ idea di base, dimostratasi vincente, fu di sfruttare il calore dell’acciaio liquido contenuto nella siviera e creare una linea di produzione continua dall’acciaio liquido al coil laminato a caldo. Il brevetto del 1988, seguito da importanti, costanti e significativi sviluppi, è un esempio eloquente di sintesi e compattezza. La Tecnologia Arvedi ESP ha dato con successo la risposta al mercato sia sul piano ambientale che metallurgico che industriale”.

Andrea Bianchi è intervenuto nella sessione tecnica: “nove anni dopo il primo coils laminato a caldo senza soluzione di continuità dell’acciaio dal liquido al coil,” ha spiegato Bianchi “il processo ESP ha raggiunto la maturità. Da allora lo sviluppo di questa tecnologia non si è mai interrotto. Su di una singola linea di produzione e con un limitato impiego di risorse, l’attuale risultato è un processo che è in grado di produrre ben 3 milioni di Tonnellate l’anno di prodotti di qualità ad elevato valore aggiunto”.

Le trasformazioni che sta vivendo la siderurgia cinese rivestono notevole importanza per tutti i produttori e per l’intero comparto mondiale. “Sebbene si tratti di una realtà relativamente recente” spiega il vice presidente Finarvedi, Mario Caldonazzo “sta già vivendo un’importante fase di aggiornamento tecnologico, che nasce dalla ferma volontà di adottare tecnologie produttive all’avanguardia, maggiormente rispettose dell’ambiente ed attente ai consumi: in questa ottica, la tecnologia Arvedi ESP rappresenta un’importante risposta tanto sotto il profilo ambientale che reddituale”.

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