Cronaca

Delitto Bailo: il reo confesso Pasini giocava a softair nelle campagne di Azzanello

Sarà l’autopsia a chiarire le cause della morte di Manuela Bailo, la 35enne di Nave uccisa dall’ex amante e collega di lavoro Fabrizio Pasini che la scorsa notte, davanti ai carabinieri, ha confessato il delitto e portato al ritrovamento del corpo nelle campagne di Azzanello, zona che il 48enne bresciano conosceva bene, in quanto praticava attività di softair, il tiro tattico sportivo. Domani a Brescia sarà conferito l’incarico per l’esame autoptico che molto probabilmente sarà effettuato nella stessa giornata. Il corpo di Manuela, scomparsa dal 28 luglio, è stato trovato sepolto nei pressi di una cascina adibita a ricovero macchinari appena fuori dal paese di Azzanello. Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, era in un fosso all’interno di un sacco di plastica che si trovava in un punto accessibile dal bosco che costeggia il fiume Oglio, retrostante l’accesso principale della cascina, in una zona frequentata anche dai cacciatori. Probabilmente Pasini ha approfittato di un punto in cui la recinzione era stata divelta già in passato per entrare nella proprietà e abbandonare il sacco nel fossato. Già da diversi giorni l’attenzione degli investigatori si era concentrata sulla campagna cremonese al confine con la provincia di Brescia, in collegamento con le autorità locali, in particolare con la polizia dell’Unione Lombarda del Soresinese presieduta dal sindaco di Castelvisconti Alberto Sisti. A causa della scarsa accessibilità del luogo – una fitta boscaglia tra i campi di mais e il fiume – si sono rivelate importanti le immagini delle telecamere di sorveglianza installate sul territorio. La polizia dell’Unione è coordinata dal comandante Mauro Barborini e composta dagli agenti Luzzari, Salimbeni e Pezzani. La Bailo è stata uccisa proprio la sera del 28 luglio al culmine di un litigio con l’ex amante, che finora, a parte la confessione di essere lui l’autore del delitto, non ha fornito altri particolari, né sul movente e neppure sulle modalità dell’omicidio. Intanto il sindacalista reo confesso dell’omicidio della collega è stato sospeso dalla Uil.

S.P. e G.B.

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