Sentenza Tamoil, M5s: 'Portato il caso al Ministro, Regione chieda i danni'
Si è concluso in Cassazione il 25 settembre scorso il procedimento contro la raffineria Tamoil di Cremona e la sentenza pronunciata ha visto la condanna del principale manager di Tamoil per disastro ambientale, come sottolinea in una nota stampa il Movimento 5 Stelle. “La questione non è affatto archiviata” , afferma il portavoce del M5S in Regione Marco Degli Angeli che prosegue: “Adesso c’è una partita altrettanto importante in sede civile per il riconoscimento degli enormi danni ambientali causati dall’inquinamento Tamoil. Per questo sarebbe opportuno che Regione Lombardia, che non si era costituita parte civile nel procedimento penale, chiedesse adesso un risarcimento danni in sede civile. A questo proposito il 17 ottobre ho presentato un’interrogazione in Regione coi colleghi Fiasconaro e De Rosa con l’obiettivo di capire come mai la Regione non si è costituita parte civile nel 2015 e se adesso ha intenzione di chiedere un risarcimento dei danni ambientali causati da Tamoil”.
Degli Angeli sottolinea che “la Tamoil ha omesso l’attivazione delle necessarie misure di sicurezza in quanto le attività di messa in sicurezza operativa delle acque di falda sono partite soltanto nell’agosto del 2007 attraverso l’installazione di un sistema di sbarramento idraulico, questo ritardo ha, ovviamente, determinato un aggravamento della contaminazione ed ha cagionato un danno ambientale significativo oltre che misurabile empiricamente così come dichiarato da ISPRA nella relazione di valutazione del danno ambientale prodotta nell’ambito del procedimento penale appena concluso. Con i colleghi De Rosa e Fiasconaro abbiamo sollecitato un intervento anche da parte dei Ministri Toninelli e Costa per attivare sul caso anche il Ministero dell’ambiente”.
L’esponente pentastellato poi conclude: “Il tema dell’ambiente è una delle nostre priorità ed in una situazione del genere non possiamo abbassare la guardia, anzi dobbiamo vigilare con la massima attenzione affinché i responsabili di questo disastro paghino completamente i danni causati e le istituzioni si muovano a tutti i livelli, cosa non avvenuta fino ad oggi, per garantire la salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente”.