Cronaca

Tossicodipendenti, sono 182 quelli in trattamento nel nostro territorio

Sono 182 in provincia di Cremona i tossicodipendenti in trattamento. A dirlo è il rapporto sulle tossicodipendenze in Italia stilato dal Ministero dell’Interno, che fa il punto della situazione anche a livello provinciale. Cremona risulta la quinta provincia in Lombardia in questo senso, dopo Brescia (ben 616 casi), Milano (466), Bergamo (316) e Pavia (252).

Numeri importanti anche per quanto riguarda le strutture riabilitative, da quelle residenziali a quelle solo ambulatoriali, che in tutto sono 13.

Dall’esame dei dati relativi ai tossicodipendenti in trattamento presso le strutture socio-riabilitative al 31 dicembre 2017, risultano 15.959 utenti rispetto ai 15.563 del 31 dicembre 2016, con un lieve aumento del 2,54%. Le Regioni nelle quali si è registrata la media annuale più alta di utenti, sono nell’ordine: Lombardia (2.607), Lazio (2.584), Emilia Romagna (2.494) e Veneto (1.246).

Notevole anche il dato relativo alle persone segnalate per consumo di droghe, che dall’11 luglio 1990 al 31 dicembre 2017 in provincia di Cremona risultavano essere 7.560 (di cui 230 relativi all’anno 2017, in cui si conta un decesso).

Secondo il recente rapporto dell’Agenzia europea delle droghe, l’Italia è al quarto posto tra i Paesi dell’Unione Europea per uso di cocaina e al terzo posto per l’uso di cannabis, che risulta la sostanza più consumata in Europa, utilizzata nell’ultimo anno da 24 milioni di adulti.

In Lombardia, unitamente alla Emilia Romagna, la sostanza primaria usata continua ad essere la cocaina. La percentuale più alta di abuso primario per gli alcolici si registra in
Veneto con il 21,48% (930 utenti su 4.328), seguita a ruota dalla Lombardia (900 utenti su
4.328).

A quanto rileva il rapporto del Ministero dell’Interno, in Italia la percentuale è altissima soprattutto tra i giovani, tanto che uno su cinque di età compresa tra i 15 ed i 34 anni ne ha fatto uso almeno una volta. Totalmente diverse le stime per il consumo di cocaina, usata nell’ultimo anno solo dall’1,9 per cento di giovani in Italia, percentuale però che viene più che triplicata se si guarda al consumo fatto nell’arco della vita, quando si sale al 6,8 per cento.

Per quanto riguarda l’ecstasy, invece, ne fa uso il 2,8 per cento della popolazione italiana, una percentuale molto bassa rispetto al 9,2 per cento di Irlanda e Olanda e al 9 per cento del regno Unito.

lb

 

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