Cronaca

Il Torrazzo è alto 112 metri e resta prima torre campanaria in mattoni d'Europa

Il Politecnico conferma: non ci sono errori nella misurazione dell’altezza di 112,217 metri del Torrazzo, che in questo modo si conferma la seconda torre campanaria più alta d’Italia. È il professor Luigi Fregonese del Politecnico di Milano a fugare i dubbi sorti dalla lettura di una presentazione curata dallo stesso docente e dal professore oggi emerito Carlo Monti, su cui – in una scheda tecnica di misurazione – appariva la misura di 122,217 metri al vertice del Torrazzo:

«La quota 122.217 – spiega Fregonese sul sito della Diocesi di Cremona – è una quota topografica relativa alla rete di inquadramento realizzata intorno al Torrazzo, in cui l’origine arbitraria era stata fissata a +10 m. L’altezza effettiva va dunque determinata per differenza con un punto caratteristico alla base: se si prende il punto 1001 (il punto più alto della piazza del Comune) in piazza l’altezza del Torrazzo risulta essere di 122.217 – 10.000 = 112.217».
La presunta differenza di 10 metri, dunque, non è l’esito di un errore di misurazione, ma la distanza della punta del Torrazzo da un punto “zero” tecnico posto dieci metri sotto il punto più alto della piazza su cui sorge il monumento e stabilito arbitrariamente in modo da tenere in considerazione i dislivelli morfologici del territorio cittadino.

Piccole variazioni nell’ordine di qualche centimetro possono infatti essere registrate cambiando il punto di riferimento sulla superficie.
Non saranno dunque necessarie nuove misurazioni: confermata l’altezza di 112 metri che fa del Torrazzo la seconda torre campanaria d’Italia per altezza (il primato spetta al campanile di Mortegliano in provincia di Udine con i suoi 113,20 metri). La torre della Cattedrale si deve accontentare – si fa per dire – del primato di più alta torre campanaria in laterizio d’Europa. Resta ciò che di bello e affascinante rappresenta il Torrazzo con la sua valenza storica, stilistica e costruttiva che lo rende unico: un monumento artistico di cui i cremonesi hanno il diritto di andare orgogliosi.

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