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Malvezzi e Zagni, prima uscita pubblica: 'Il centrodestra unito per sconfiggere il declino'

foto Sessa

Il centrodestra si è presentato unito questa mattina nel cortile di Palazzo dell’Arte, per l’ufficializzazione della candidatura di Carlo Malvezzi a sindaco e di Alessandro Zagni a vicesindaco alle prossime amministrative. Accanto a loro, i segretari cittadino e provinciale della Lega, Pietro Burgazzi e Fabio Grassani; il vice commissario provinciale di FI Gabriele Gallina; il referente di Fratelli d’Italia Luca Grignani, oltre ai rappresentanti di Udc, Partito Pensionati, Energia per l’Italia che partecipano alla coalizione. Tra il pubblico, Maria Vittoria Ceraso, che sarà capolista della lista del sindaco, “Viva Cremona”, già completata.

Dichiarazioni di unità e compattezza e frecciatine alla stampa che per mesi ha sottolineato le divisioni nella coalizione: “Sono apparse tante notizie parziali”, ha infatti esordito Grassani. “L’accordo tra le forze politiche è saldo e ha visto un forte impegno da parte di tutti. Ho letto stamattina che staremmo discutendo sul numero di assessori. Non se ne è parlato. Lo faremo una volta che varcheremo il portone di palazzo Comunale”. “Siamo uniti per fare uscire Cremona da cinque anni di declino”, l’idea al centro della campagna elettorale appena cominciata.

Il famoso contratto con le proposte della Lega e che FI ha accettato, con integrazioni, non è ancora stato diffuso nella sua ultima versione e il programma è stato fornito solo a grandi linee. Ci sono i temi forti della Lega, sintetizzati da Grassani: sicurezza e decoro urbano; tutela della famiglia dall’infanzia alla terza età; dotare Cremona di infrastrutture e favorire la mobilità; favorire lavoro e sviluppo delle imprese. “Cerchiamo di dare vitalità a questa città”, ha detto Gallina, “amministrata in questi anni con qualche fiocco, discorsi fumosi ma poche idee. Per diventare polo attrattivo c’è molto da lavorare”. Di Malvezzi ha descritto le doti di capacità e determinazione oltre al fatto di essere personaggio molto conosciuto. “Deve guidare questa città e deve farlo in coppia con Zagni, sono le nostre due punte di diamante”.

“Siamo soddisfatti di essere arrivati a questo punto con Carlo di cui apprezziamo competenza ed esperienza”, ha detto Grignani. “Due cose questa giunta ha fatto: le ciclabili, troppe, e l’Aem, nel senso che l’ha svenduta, non risanata”. Cambiamento è stata la parola d’ordine di Zagni, “non solo a Cremona ma anche in Europa”. Le priorità: rilancio del centro storico, semplificazione e riapertura della ztl; gestione oculata dell’immigrazione (“chi arriva qui deve rispettare le regole”, ma non ha fatto cenno né alla chiusura del progetto Sprar né all’abrogazione della consulta stranieri, contenute nella prima versione del contratto); portare nuove aziende al Polo Tecnologico (“vogliamo che arrivino le vere start up, quelle che ci sono adesso sono aziende ‘mature’). Il candidato sindaco Malvezzi (“il polo tecnologico era nato con noi’) ha ribadito il suo amore per la città, molla che lo ha spinto a rimettersi in gioco, toccando anch’egli i temi che saranno al centro della campagna elettorale, quindi: sostegno a lavoro e imprese; attenzione agli anziani, favorendo la permanenza nelle proprie abitazioni con l’aiuto delle tecnologie; sicurezza. Ha ripercorso la sua lunga carriera politica: “Ho iniziato come consigliere comunale di minoranza ed è lì che ho imparato ad ascoltare gli altri con umiltà”, quindi nel ruolo di vicesindaco con Oreste Perri e poi di consigliere regionale. “Tocca a noi per primi essere convinti di potercela fare, andiamo a vincere”, ha detto concludendo l’appello ai sostenitori.

g.b.

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