Presentata la lista 'Fare Nuova la città' a sostegno di Galimberti
E’ stata presentata nel tardo pomeriggio di martedì, presso il Comitato Elettorale in Largo Boccaccino, la lista Fare Nuova La Città, a sostegno del candidato sindaco Gianluca Galimberti. Molte le conferme, ma molte anche le novità. Rimangono Alessio Antonioli, Massimo Bessi, Mirco Bissolati, Gaspar Borchardt, Michele Bozzetti, Angelo Landi, Enrico Manfredini, Barbara Manfredini, Marina Marchi, Paola Romagnoli.
Molti però anche i nuovi nomi, come Eugenio Bignardi (pensionato), Urani Borodani (insegnante), Alberto Borriello (operaio), Marco Chiesa (dirigente assicurativo), Ilaria Cozzoli (impiegata), Roberto D’Auria (studente), Mauro Della Riscia (bancario), Renato Antonio Frattolillo (docente), Letizia Kakou (assistente alla persona), Marco Loffi (medico), Mariarosa Longhi (pensionata), Paola Manini (pensionata), Debora Marzi (insegnante), Giovanni Mazzolari (studente universitario), Simona Modesti (insegnante), Margherita Oneta (insegnante), Laura Ongari (amministrativo), Chiara Pedroni, Gianluigi Perati (medico), Francesco Puerari manager, Nicola Salti (insegnante), Anna Livia Spigaroli (impiegata). Spicca l’assenza dell’assessore Mauro Platè, che alla scorsa tornata elettorale si era presentato con Fare Nuova la Città.
“Fare Nuova la Città sostiene con convinzione e determinazione la ricandidatura a sindaco di Gianluca Galimberti” hanno evidenziato i candidati. “Questa scelta è stata fatta da tutti i soci con l’entusiasmo e la voglia di fare che ha sempre caratterizzato la nostra Associazione, fermamente convinti che Cremona ha fatto in questi 5 anni tanti passi in avanti, ma che può e deve avere ulteriori margini di crescita e di sviluppo”.
Non è mancato un cenno al programma, che l’associazione ha “condiviso e contribuito a sviluppare. Le linee guida sono poche ma crediamo chiare: serve un progetto che guardi al futuro di Cremona, perchè compito della politica è quello di costruire a medio-lungo termine; occorre però anche avere attenzione al presente, con i suoi bisogni e urgenze. Vogliamo impegnarci per una città aperta, inclusiva, sicura, culturalmente ed economicamente viva, che sappia guardare e costruire futuro per tutti, e in particolare per i giovani, attenta alle fragilità di tutti i tipi, una città verde e sostenibile, una città smart che sappia anticipare il futuro. Crediamo che lo sviluppo futuro di Cremona passi essenzialmente dall’innovazione, dal fecondo rapporto collaborativo tra pubblico e privato, dalla valorizzazione delle sue eccellenze, in particolare la liuteria e l’agroalimentare, per attrarre nuove risorse economiche e far crescere il turismo. Siamo convinti che sia indispensabile costruire nella città relazioni e collaborazioni, perché Cremona può crescere solo se c’è l’impegno e la collaborazione di tutte le forze sane e positive. Il nostro stile vuole essere quello di impegnarci per servire a qualcuno, piuttosto che servire qualcuno”.
Da queste linee guida sono scaturite le azioni che fanno parte del programma per i prossimi 5 anni. “Abbiamo in mente luoghi da rigenerare come il vecchio ospedale o le antiche fornaci Frazzi, nuove agevolazioni per rilanciare i negozi di vicinato, bus elettrici per il centro, un unico polo museale cittadino e candidare Cremona nei prossimi anni a capitale della cultura italiana. Particolare attenzione pensiamo sia da dedicare nei prossimi anni allo sviluppo dell’educativa di strada, rivolta in particolare agli adolescenti, a un piano per gli anziani a domicilio e ad ampliare la presenza dei vigili nei quartieri. Sì, perché inclusione vuol dire anche più sicurezza e vivibilità degli spazi cittadini e più sicurezza significa più cura degli ambienti nei quali si vivono le relazioni tra i cittadini”.