Canile, bilancio positivo: in estate raddoppiati gli affidi, ma preoccupano le rinunce
L’ultimo arrivato è Bill, un meticcetto di 12 anni entrato il primo agosto perché i suoi padroni, anziani, non erano più in grado di prendersi cura di lui. Ma il caso di Bill non è isolato. Sono 73 al momento i cani presenti al canile di Calvatone, in attesa di una famiglia che li voglia adottare. Di questi, se togliamo i 4 in uscita per i quali sono già state avviate le pratiche di affido, ne restano 69 di cui metà derivanti da ritrovamenti sul territorio – ovvero animali abbandonati e senza microchip e non reclamati – e l’altra metà da rinunce di proprietà. Quello delle rinunce in particolare è un fenomeno che negli ultimi due anni ha visto un preoccupante incremento, legato per lo più a due ragioni: l’arrivo delle vacanze estive e l’impossibilità di persone anziane che vivono sole o entrano in strutture protette di continuare a farsene carico.
Dal primo gennaio ad oggi – come spiega la responsabile del canile di Calvatone Patrizia Storti – si contano 105 ingressi, 18 soltanto nei mesi di giugno e luglio, in lieve calo rispetto ai 24 dello stesso periodo del 2018. Le uscite, ovvero gli affidi andati a buon fine, sono stati in tutto 103: 31 fra giugno e luglio di quest’anno, contro le 13 dell’anno precedente. A conferma che se il bilancio entrate e uscite nel corso del 2019 è rimasto pressochè in pareggio, di certo quest’estate si sono adottati più quattro zampe. I volontari di Anpana, che gestiscono la struttura di Calvatone, ricordano che ogni cane adottato viene consegnato alla nuova famiglia microchippato, vaccinato, con libretto sanitario in regola, test filaria effettuato per gli adulti e, nella maggior parte dei casi, anche già sterilizzato. Per chi fosse interessato ad allargare la famiglia non resta che andare a vedere i cani disponibili direttamente in canile, o sulle pagine social sempre aggiornate della struttura.
Michela Cotelli