Arredo urbano e schiamazzi: il quartiere Centro vuole più attenzione
Il presidente del quartiere Paolo Marcenaro: "I gestori dei bar devono responsabilizzare i loro clienti a comportamenti corretti. Arredo urbano da ripensare, vedo ancora tanti plateatici delimitati con i nastri di plastica bianco rossi dei cantieri".
L’ampliamento dei plateatici dei bar, una delle concessioni fatte dal Comune per alleviare la crisi del settore, fa storcere il naso ai residenti del centro storico, che periodicamente lamentano schiamazzi fino a tarda notte. Sentimenti condivisi, anche se con un accento di comprensione per le necessità del commercio, da parte del presidente del quartiere, Paolo Marcenaro, che fin dai primi giorni di riapertura dopo il lockdown aveva scritto all’assessore Barbara Manfredini per segnalare i disagi di cui aveva avuto notizia o aveva sperimentato direttamente.
“Tutti ci auguriamo che vi sia una ripresa, questo è fondamentale per una città come la nostra, quindi ci auguriamo che questa idea di dare più spazio ai locali pubblici, dia dei risultati. Purchè sia nel rispetto delle esigenze di tutti e nell’educazione dei frequentatori, oltre che nel rispetto degli orari, questo è fondamentale” commenta Marcenaro. “Come noi (pochi) residenti del centro accettiamo questi ampliamenti di plateatici, anche i gestori dei bar devono porsi delle regole nella gestione dei clienti. Che si faccia pure serata, ma poi occorre contegno e a una certa ora, direi non oltre mezzanotte, bisogna farsi coraggio e dire ‘andate a casa’, per rispetto a chi il giorno dopo lavora”.
Meno grave dal punto di vista della vivibilità del centro, ma molto serio perchè mina la sua attrattività, è la condizione dell’arredo urbano: “Vedo ancora tanti bar che delimitano l’area del loro plateatico con i nastri di plastica bianco rossi dei cantieri. Ci sono in piazza della Pace, sotto la Galleria, dove addirittura c’è chi usa contenitori di plastica per bloccare a terra i sostegni”. L’arredo urbano è appunto una nota dolente più che mai. “Leggo con dispiacere che probabilmente Dentix non riaprirà, questo significa un’altra vetrina spenta all’ingresso del corso principale di Cremona. Un vuoto che andrà ad aggravare il decoro di quello stabile, ex Generali, che quando fu venduto doveva essere ristrutturato in appartamenti. Oggi vedo solo abbandono e una sporcizia indescrivibile nell’atrio d’ingresso”.
Quanto ai Giardini pubblici di piazza Roma, su cui pare che maggioranza e minoranza del Comune si trovino d’accordo per un rifacimento, Marcenaro si mostra possibilista: “Ricordo che il rifacimento era già nei programmi del sindaco. A mio parere – montagnole a parte, che restano un grosso problema – il giardino avrebbe ‘solo’ bisogno di una accurata e continua manutenzione, ogni giorno, e non di grandi cose”. g.biagi