Cronaca

Ossa umane scambiate per un cane: errore del veterinario che ne dispose lo smaltimento

I carabinieri del Ris al lavoro a Crema

“La questione è al vaglio dell’autorità giudiziaria e pertanto Ats della Val Padana non può rilasciare alcuna dichiarazione sul caso”. Il caso è quello di Sabrina Beccalli, la mamma di 39 anni scomparsa a Ferragosto e i cui resti sarebbero quelli rinvenuti all’interno dell’auto data alle fiamme da Alessandro Pasini, il suo presunto assassino. Lo scarno comunicato arriva dall’Ats all’indomani della notizia che la trentina di ossa esaminate dagli esperti incaricati dalla procura appartengono ad un essere umano e non ad un cane, come invece sostenuto dal veterinario dell’Ats Valpadana Giuseppe Casirani. Come è stato possibile confondere i resti di una persona con quelli di un cane?. L’Ats “non può rilasciare alcuna dichiarazione sul caso” e non lo fa nemmeno Giuseppe Casirani, 47 anni, dirigente veterinario di Ats Val Padana di Cremona, colui che, dalla relazione inviata in procura, ha sostenuto essere reperti appartenenti ad un cane e di cui ha subito disposto lo smaltimento, come poi verrà effettuato, dopo aver avuto il nulla osta del pm. Casirani non parla, ma arriva comunque la sua versione dei fatti: e cioè quella di aver fatto il proprio dovere professionale, di aver fatto ciò che gli era stato chiesto di fare, ossia una sorta di identificazione del cane che risultava, tra l’altro, sprovvisto di microchip. Ieri, invece, il pool di esperti del medico legale Cristina Cattaneo, affiancati dai consulenti della difesa di Alessandro Pasini, e della famiglia, ha ritenuto quanto rimasto nella Panda di Sabrina di provenienza umana e non animale. Ora si procederà ad effettuare l’esame del Dna che stabilirà se quei resti sono di Sabrina, come ormai sembra certo. Per avere i risultati sarà necessario attendere poco più di una settimana. E’ stato intanto spostato a martedì 15 il sopralluogo del medico legale e dei consulenti nell’officina di Offanengo dove è sotto sequestro l’auto carbonizzata. Che si trattasse di Sabrina, lo ha sempre sostenuto il suo presunto omicida che ha solo ammesso di aver dato l’auto alle fiamme con all’interno il corpo dell’amica, a suo dire morta per overdose. Tra l’altro nel 2000 una giovane cremasca all’epoca compagna di Pasini era stata trovata morta nel milanese per overdose. Un episodio, questo, che lo stesso indagato ha raccontato al giudice in sede di udienza di convalida. Per lui, come ha spiegato il suo legale, l’avvocato Paolo Sperolini, “una ferita psicologica”. Per la procura, invece, sarebbe stato lui ad uccidere Sabrina Beccalli nell’appartamento della sua ex dove i due si erano incontrati per consumare droga. Forse dopo un avance sessuale respinta.

Sara Pizzorni

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