Cronaca

Pizzetti: “Nomina al Ponchielli una forzatura, il teatro non è il salotto di casa”

Attesa da giorni, annunciata, ecco finalmente arrivata sulle colonne del quotidiano locale in una intervista di Barbara Caffi, la dura presa di posizione dell’onorevole Luciano Pizzetti sulla nomina di Sovrintendente del teatro Ponchielli.

Pizzetti non usa giri di parole, bolla la vicenda come “una brutta pagina di politica locale”. “Una pessima pagina – aggiunge – che spero sia l’ultima per non sfigurare il centrosinistra stesso. Questa prassi non abbia seguito”. Pizzetti precisa che non è un frequentatore del teatro ma se n’è occupato ogni volta che gli è stato chiesto sostegno e supporto. “Il teatro è una fondazione di diritto privato dal grande prestigio nazionale – afferma poi al quotidiano ‘La Provincia’ – e non può essere trattato come fosse il salotto di casa”. Aggiunge poi che se il centrodestra avesse usato gli stessi metodi visti in questi giorni, il centrosinistra avrebbe organizzato il girotondo attorno al teatro. “Non possono esistere due pesi e due misure – dice poi il parlamentare cremonese – intolleranti verso il centrodestra, indulgenti verso noi stessi. Sul rigore non può esserci una partigianeria pelosa” Pizzetti ricorda poi come sia stata gestita male l’uscita dell’attuale Sovrintendente e peggio ancora la scelta del nuovo.
“Angela Cauzzi è stata di fatto licenziata mesi fa con una improvvida intervista dell’assessore alla cultura – aggiunge Pizzetti nell’intervista – Andava fatto un ricambio con rispetto e gratitudine, non con l’indecorosa brutalità vista. Le persone perbene hanno una storia e un valore che non dovrebbero essere mai sfregiati.”
Il parlamentare aggiunge che il nuovo soprintendente è stato imposto con forzature che hanno fatto strame delle buone regole di condotta politica, con logiche che non appartengono al senso di buon governo di cui il centrosinistra si fa vanto. E aggiunge che se ci si comporta in questo modo “il bene comune diventa un’affermazione vuota e priva di senso”. Senza mai citarlo, Pizzetti rivolge i suoi strali al sindaco Galimberti, il regista dell’operazione Ponchielli.
Il parlamentare cremonese riepiloga la vicenda del Sovrintendente e ricorda come circolasse da mesi in nome del successore della Cauzzi nonostante le perplessità di membri del Cda e dei soci del teatro. Proprio per questa ragione i soci hanno chiesto che una società specializzata faccia una selezione aperta. Si candidano 42 professionisti e uno, quello che poi sarà nominato, viene indicato da un membro del Cda. Poi la scelta di Cigni per tre a due con due membri del Cda che si dimettono immediatamente e la scelta viene effettuata con il voto determinante di chi ha proposto il vincitore.
“Una forzatura ai confini dell’etica – dice ancora Pizzetti al giornale “La Provincia” – dove il rapporto amicale fa la differenza in modo ben poco imparziale. La forma è sostanza nell’azione pubblica”. E ricorda che se la stessa cosa l’avesse fatta il centrodestra, il centrosinistra avrebbe gridato vergogna”.

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