Cultura

Effetto Covid sui musei:
ingressi calati del 76%

Il 2020 è stato l’annus horribilis per il mondo della cultura, colpito come ogni altro settore dall’effetto Covid. Lo dicono chiaramente i dati di accessi ai musei: dai 218.193 ingressi del 2019 ai 51,859 del 2020, con un calo di ben 166.334 visitatori, pari al 76%. Numeri pesanti, soprattutto considerando l’indotto di questo settore, che non solo impegna molti lavoratori, ma porta anche turismo e quindi lavoro a un intero territorio.

Nel 2020 il museo che ha registrato il maggior numero di visitatori è risultato ancora una volta il Museo del Violino con 12.340 ingressi, anche se rispetto all’anno prima i visitatori sono diminuiti dell’83% (-60.358 persone). Seguono i Musei della Rocca e della Stampa di Soncino, con 10.107 ingressi ed un calo del 68% rispetto all’anno prima e il Museo civico di storia naturale di Cremona, con 9.721 ingressi ed un calo del 67% rispetto all’anno prima.

Andando ad analizzare gli ingressi nei 12 mesi dell’anno, si evidenzia un numero molto elevato nel mese di gennaio (13.075), in linea con gli ingressi dell’anno prima, mentre a febbraio i numeri iniziano a diminuire (il primo caso di Covid 19 è stato diagnosticato il 21 febbraio), fino a crollare nei mesi successivi. Si registrano infatti poco più di un centinaio di ingressi nei mesi di marzo e maggio e zero ingressi ad aprile, a causa del lockdown. A giugno, con la riapertura dei musei, i dati tornano nuovamente a crescere fino ad ottobre, raggiungendo quasi 7.000 ingressi, per poi calare ancora a novembre e dicembre per le nuove restrizioni legate alla crescente diffusione del virus.

“I numeri spesso sono eloquenti e, come in questo caso, l’andamento degli accessi museali rappresenta la puntuale e fedele proiezione della evoluzione della pandemia” ha commentato il vice presidente della Provincia e delegato alla cultura e turismo, consigliere provinciale Giovanni Gagliardi. “Come si puònotare dai dati, l’andamento degli ingressi ai musei è stato segnato dalle chiusure e dalle aperture, oltre che dalle restrizioni adottate a livello regionale e nazionale per combattere la pandemia, anche se il clima generale di timore ha frenato comunque le visite tant’è che anche nei mesi di “quasi normalità” i numeri del 2020 sono stati ampiamente al di sotto di quelli dei corrispondenti mesi nel 2019.

Dai circa 16.000 e quasi 22.000 ingressi di settembre e ottobre 2019 si è passati ai 6.800 e e 6.700 per i medesimi mesi nel 2020. Solamente quando la pandemia sarà alle spalle il sistema museale della provincia potrà riprendere, anche con maggiore forza, il trend positivo registrato negli ultimi anni”.

Analizzando il numero di visitatori per Comune, al primo posto c’è Cremona, che con i suoi cinque musei totalizza 30.480 ingressi, il 59% del totale provinciale, anche se rispetto all’anno prima registra una diminuzione del 78% (- 107.815). Al secondo posto troviamo Soncino con 11.672 ingressi, il 23% del totale proviciale ed una diminuzione del 67% rispetto all’anno prima (- 24.220 ingressi). A Crema gli ingressi sono 4.715, il 9% del totale provinciale, con una diminuzione, rispetto all’anno prima, del 69% (- 10.483 ingressi).

Per l’anno 2020 i dati relativi agli ingressi degli studenti sono poco significativi perché per quasi tutto l’anno, ad esclusione di gennaio e febbraio, non si sono potuti effettuare viaggi di istruzione. In ogni caso dai dati emerge che nell’anno 2020, gli studenti che hanno visitato i musei provinciali sono stati circa 6.100, di cui 5.552 (il 91%) nei mesi di gennaio e febbraio. Considerando che nel 2019 gli ingressi degli studenti erano stati 63.271 si può stimare che nel 2020 la perdita di ingressi è stata pari al 90% (- 57.171 ingressi).

Infine anche per quanto riguarda gli ingressi ai musei dei turisti stranieri, il 2020 è stato un anno disastroso. Gli stranieri che hanno vistato i musei provinciali sono stati circa 2.600 contro i 26.500 dell’anno prima, con una perdita di circa 23.900 ingressi (- 90%). I musei più visitati dai turisti stranieri sono stati quelli della città di Cremona. In particolare il 92% dei turisti stranieri (2.400) ha visitato il Museo del Violino.

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