Cronaca

Primo giorno di lavoro per
il nuovo primario di Chirurgia

Primo giorno di lavoro all’Ospedale di Cremona per Gian Luca Baiocchi, nuovo primario di Chirurgia dell’ospedale di Cremona. “Sono felice e ottimista”, ha detto il nuovo direttore. “Ho sempre stampate nella mente le parole di uno dei miei maestri, il notaio Giuseppe Camadini di Brescia: “Guarda avanti, e in alto!”.

Per Baiocchi, “la chirurgia è una delle tante armi terapeutiche, deve rispondere ai bisogni di cura di persone ammalate che ne farebbero volentieri a meno. Quindi deve essere anzitutto efficace; in secondo luogo, deve essere il meno invasiva possibile, quindi mininvasiva. E con questo intendo certamente come tipo di accesso (tipo di taglio, taglio grande versus piccoli fori), ma anche come scelte di conservazione d’organo e tessuto (asportazione di meno tessuto sano possibile). Negli ultimi anni si osserva come la chirurgia conservativa dia le stesse garanzie in termini di radicalità, ma lasciando maggiori riserve funzionali.

La chirurgia deve essere, infine riproducibile, cioè non legata all’estro del singolo – pur bravo, bravissimo – chirurgo, ma democraticamente disponibile per tutti. In sostanza si deve trattare non di una ‘magia’ riservata a pochi, ma di una procedura standardizzata a disposizione di ognuno”.

“Fare ricerca in chirurgia”, ha continuato Baiocchi, “significa mettere in dubbio dogmi e assiomi della pratica chirurgica, ed è ciò che ha elevato negli ultimi cinque secoli questo gesto, di per sé potenzialmente brutale, ad una procedura gentile e riparatrice. Il chirurgo fa ricerca tutti i giorni, affinando le indicazioni e razionalizzando il percorso preoperatorio, il gesto chirurgico stesso ed il decorso successivo.

Che poi questa continua messa in discussione migliorativa dei protocolli resti confinata al pensiero del singolo, oppure venga organizzata in dati suscettibili di divulgazione, dipende dal contesto istituzionale e dalla volontà. Chirurghi universitari e ospedalieri, negli ultimi anni, hanno partecipato al dibattito scientifico con pari entusiasmo. ASST Cremona e Università di Brescia sono istituzionalmente votate alla ricerca scientifica e alla divulgazione della stessa”.

Sul Covid, il nuovo primario ha detto che iniziare un nuovo percorso professionale nel pieno di una pandemia “è una delle molte difficoltà che il sistema sanitario si trova ad affrontare, e non credo neppure sia la peggiore, se la guardiamo con l’occhio della storia. Da lontano, ho molto apprezzato la gestione dell’emergenza da parte della Direzione Strategica dell’ASST Cremona, perché ho percepito chiaramente elasticità, capacità e rapidità di adattamento e, soprattutto, volontà di garantire prestazioni necessarie non legate al SARS-Cov2”.

Baiocchi ha anche fatto sapere di essersi ammalato e di essere stato ricoverato in urgenza con una insufficienza respiratoria non critica. “Ma poi il tempo lava tutte le ferite, e quell’esperienza è completamente dimenticata. Sono convinto che entro pochi anni anche la pandemia COVID19 sarà solo un brutto ricordo”.

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