Ambiente

Verde, ambientalisti: "Comm.
ambiente e moratoria sui tagli"

Le associazioni ambientaliste cremonesi chiedono al Comune una moratoria nel taglio degli alberi in attesa che venga convocata una commissione Ambiente nella quale possano essere illustrati i “presupposti posti a base del programma di abbattimento”. Lo chiedono in una lettera protocollata ieri le associazioni Legambiente, WWF Cremona – Italia Nostra Cremona – Salviamo il Paesaggio cremonese-casalasco – Creafuturo per l’economia circolare – Slow Food cremonese – Fiab Lombardia – Stati Generali Clima Ambiente e Salute della Provincia di Cremona.

Lo scopo è quello di rimandate ogni “decisione di merito all’espletamento di questo nuovo approfondimento, le cui conclusioni, fatte proprie dagli organi competenti, dovranno costituire atto di indirizzo per la successiva fase di gestione da parte del dirigente competente per materia”.

Insomma non c’è pace attorno a questi abbattimenti appena iniziati che progressivamente toccheranno oltre 100 piante in città. L’assessore al Verde Rodolfo Bona ha spiegato che esistono seri motivi di incolumità pubblica e cita ad esempio il grosso ramo staccatosi mesi fa da un albero di via Novati, caduto vicino a persone e sopra una macchina. “Oltre alla responsabilità dell’amministratore c’è anche un aspetto etico” aggiunge. E spiega che l’apparenza di una pianta a volte inganna sul suo stato di salute: piante apparentemente sane all’analisi visiva poi non lo sono con  quella strumentale. Aggiungendo che “quest’anno abbiamo piantato più di 1000 alberi e nel 2021 abbiamo aumentato quasi del 50% gli investimenti sul verde”.

D’altro canto l’ex assessore alla partita Alessia Manfredini ricorda che l’aumento del verde cittadino era uno dei punti focali del programma con cui il sindaco Galimberti ha vinto le elezioni due anni fa e cita ad esempio le promesse sulla rimozione delle ceppaie e iniziative come ‘regala un albero alla tua città’, mai veramente decollata. E anche l’informazione ai cittadini avrebbe dovuto essere più capillare.

Nella richiesta depositata in Comune gli ambientalisti fanno riferimento esplicito alle trasformazioni urbanistiche che hanno stravolto il paesaggio cittadino citando ad esempio il caso di via Castelleone ed ex Armaguerra, riproponendo quanto scritto ieri l’altro da Cremona Oggi, ossia le osservazioni dell’amministrazione Provinciale: quel comparto necessita di una programmazione più organica da parte del Comune e di ampia scala, che tenga conto anche delle sue significative peculiarità paesaggistico – ambientali e della qualità della vita dei cittadini.

gb

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