Ciclabili, tante ma poco utilizzate?
Da gennaio tre sanzioni ai ciclisti
Tre sanzioni ai ciclisti per mancato utilizzo della pista ciclabile e 8 ciclisti multati per mancata precedenza. Sono quelle comminate dalla Polizia locale dal 1 gennaio ad oggi: è questa parte della risposta data dall’assessore Simona Pasquali a un’interrogazione di Luca Nolli (M5S) che chiedeva se ci fosse una reale collaborazione tra Comune e associazioni di ciclisti (Fiab in particolare), dal momento che tanti utilizzatori delle due ruote non si servono delle corsie a loro dedicate. L’interrogazione ha aperto oggi, 13 settembre, il primo consiglio comunale in presenza dopo un lungo periodo di riunioni in streaming.
“La collaborazione con la Fiab c’è – ha detto anche l’assessore – Tutta la rete di ciclabili è stata concepita con un confronto costante con la Fiab. A novembre dovrebbero partire le ricuciture tra i vari percorsi esistenti, le presenteremo venerdì in occasione della Settimana della mobilità, lo scopo è costituire una rete che sia più sicura e attrattiva per i ciclisti. Fiab ha presentato una proposta di realizzazione di ricucitura di piste ciclabili, realizzazione delle nuove corsie ciclabili e contro sensi ciclabili (secondo la nuova normativa L. 120/2020), proposta che è stata recepita in un progetto finanziato dal Ministero delle infrastrutture e trasporti per un importo di 257.000 euro circa”.
Pasquali ha anche ricordato che il Biciplan, redatto in collaborazione con Fiab, è entrato a far parte integrante del Pums che a breve verrà adottato.
Fare ciclabili in un contesto urbano – ha aggiunto – significa modificare un contesto già esistente e la riduzione della carreggiata per realizzare ciclabili consente una riduzione della velocità delle auto con conseguente maggiore sicurezza. “Ciò non toglie che anche i ciclisti devono rispettare le norme”, ha chiarito l’assessore che ha anche evidenziato come il numero di ciclisti sia aumentato nelle strade dove sono state realizzati i percorsi dedicati, vedi via Mantova e viale Trento e Trieste
“La mia interrogazione – ha replicato Nolli – chiedeva la situazione delle sanzioni al 24 giugno per un motivo ben preciso: nel 2019 avevo presentato un quesito simile e poco dopo la Polizia locale fece una raffica di sanzioni. E’ interessante verificare che ad oggi ne siano state comminate soltanto tre, un numero irrisorio. In via Brescia tre sanzioni ci sarebbero in una sola ora, se qualcuno verificasse. La strada è stretta e la ciclabile in direzione periferia è poco visibile”.
“In questi ultimi anni – chiedeva Nolli nell’interrogazione – abbiamo visto proliferare in molte strade cittadine delle piste ciclabili che non sempre sono apprezzate dai ciclisti. Questo comporta molti svantaggi: diminuzione la larghezza della carreggiata destinata alle automobili; riduce il numero dei parcheggi disponibili (con conseguente aumento del traffico); aumento del rischio per quei ciclisti che continuando ad ignorare la ciclabile si trovano a dover condividere con le automobili una carreggiata più stretta (soprattutto in via Brescia).
Svantaggi che sarebbero compensati dall’aumento di sicurezza per i ciclisti qualora le usassero ma mi duole constatare che tali ciclabili vengono spesso snobbate dai ciclisti forse perché non ritenute comode o sicure”. gbiagi