Cronaca

Commemorato il Giorno dell’Unità
Nazionale e delle Forze Armate

160 anni dell’Unità d’Italia, 150 anni di Roma capitale, 100 anni dal trasferimento della salma del milite ignoto all’Altare della Patria di Roma e 75 anni dalla nascita della Repubblica: un quadruplice anniversario, quello che si è festeggiato questa mattina in piazza del Comune, nell’ambito della ricorrenza della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, che come ogni anno cade il 4 novembre. Presenti tutte le massime autorità cittadine: dal sindaco, Gianluca Galimberti, al presidente della Provincia, Paolo Mirco Signoroni, al prefetto, Danilo Vito Gagliardi. Ma anche, naturalmente, i rappresentanti delle Forze Armate: Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza.

Una cerimonia solenne e partecipata, dopo che lo scorso anno, a causa della pandemia e del lockdown, non era stato possibile celebrarla in pompa magna. Dopo lo schieramento della Fanfara, che ha accompagnato con la sua musica tutta la cerimonia, sono entrati in piazza i medaglieri e i labari delle associazioni combattentistiche, quindi i gonfaloni della Provincia e della Città di Cremona, e infine il prefetto, Vito Danilo Gagliardi, accompagnato dal comandante provinciale dei Carabinieri, Giuliano Gerbo.

E’ stato quindi letto il messaggio del Ministro della difesa, Lorenzo Guerini, che ha ricordato il milite ignoto, “simbolo attorno a cui tutti gli italiani ancora si stringono” e ha reso omaggio “ai caduti di diverse epoche. Stringiamoci alle famiglie dei nostri caduti, ai feriti in servizio e ai loro familiari”. Celebrare il 4 Novembre, ha ricordato il ministro, non è solo una rievocazione, ma anche un riconoscimento dell’impegno di chi serve la Repubblica nelle Forze Armate: “Siete baluardo della sicurezza e a voi voglio manifestare sentimento di orgoglio e gratitudine”.

Letto sul palco anche l’intenso discorso del Capo dello Stato, Sergio Mattarella: “In questo giorno il pensiero va a quanti hanno sofferto, fino all’estremo sacrificio, per lasciare alle giovani generazioni un’Italia unita, indipendente, libera e democratica”. Non è mancato un ringraziamento alle forze dell’ordine e dell’esercito, “sempre pronti a profondere il loro prezioso impegno nell’assolvimento dei compiti loro assegnati da Parlamento e Governo, al servizio della comunità internazionale nelle operazioni di mantenimento della pace e, sul territorio nazionale, al fianco delle altre componenti dello Stato”.

A chiudere gli interventi il prefetto, Vito Danilo Gagliardi. che ha a sua volta ringraziato le Forze Armate, le quali “con immutato slancio oggi non solo forniscono le basi della sicurezza internazionale, ma anche un riferimento a cui ancorarsi nelle necessità”. Come dimostrato anche in questi due anni: “Il pensiero va all’efficienza con cui hanno risposto all’emergenza sanitaria, con grande professionalità e capacità” ha detto ancora Gagliardi. “Capacità rappresentate al massimo livello dal generale Figliuolo, che ha saputo accompagnare gli italiani nel percorso vaccinale”. La mattinata si è’ conclusa con la cerimonia di deposizione delle Corone al Bollettino della Vittoria.

Laura Bosio

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...