Quarantena covid e contatto con positivo, proposta Regioni
Passare dalla quarantena all’autosorveglianza per i vaccinati con dose booster entrati a contatto con positivi, riducendo il ricorso ai tamponi, e indirizzare l’attività di contact tracing sui non vaccinati e sui contesti di maggior rischio di diffusione del coronavirus. Stop ai tamponi per terminare la quarantena, dopo 10 giorni di isolamento, per chi ha la terza dose e non ha sintomi. E’ quanto scrivono i governatori nel documento condiviso in Conferenza Regioni e inviato al governo sulla riduzione della quarantena per i vaccinati con dose booster.
La proposta dei presidenti di Regione è di ”mantenere la quarantena per tutti i contatti non vaccinati” e di mantenere una strategia di testing nelle persone a rischio, come gli immunocompromessi, o per i contesti sanitari e socioassistenziali.
Infine i governatori chiedono al governo di permettere la graduale attivazione di meccanismi di automatizzazione per la comunicazione dell’isolamento e della quarantena e per la raccolta di informazioni sullo stato di salute e sui contatti.
TOTI – “Niente quarantena per chi ha già fatto la terza dose di vaccino o la seconda negli ultimi 4 mesi; stop ai tamponi per terminare la quarantena (dopo 10 giorni di isolamento) per chi ha la terza dose e non ha sintomi; estensione del Super green pass al mondo del lavoro. Queste sono le principali richieste che come Conferenza delle Regioni abbiamo fatto al Governo per modificare le regole della quarantena e del contact tracing”, scrive il presidente della Liguria e cofondatore di Coraggio Italia Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook.
“Il virus circola veloce ma i vaccini hanno cambiato i suoi effetti sui cittadini, non possiamo non tenerne conto. Le Regioni, che da quasi due anni sono in prima linea contro il Covid, ancora una volta sono unite sulla strada del buonsenso, l’unica percorribile. Abbiamo gli strumenti per non bloccare il Paese, usiamoli in fretta”, aggiunge.