Covid oggi Italia, Ricciardi: “Rischio aumento morti”
“C’è un rallentamento” della curva dell’epidemia in Italia “ma oggi non c’è ancora una discesa evidente. C’è ancora una pressione fortissima sui sistemi sanitari” per il covid, “il numero dei morti continuerà a rimanere stabile o addirittura ad aumentare”. Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica e consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, ospite di Agorà si esprime così sul quadro dell’emergenza covid in Italia.
“Il trend legato alla variante Omicron nel mondo evidenzia che c’è stata una rapidissima salita e un’altrettanto rapidissima discesa. C’è bisogno però che questi dati si consolidino”, dice Ricciardi. In Gran Bretagna, la curva appare in discesa e nel paese è stato annunciato l’allentamento delle misure. Il premier “Johnson sta commettendo l’ennesimo errore nella gestione di una pandemia in cui ha sbagliato praticamente tutto. Ma la popolazione è compiacente e si accorge dell’errore solo quando va in ospedale. Come si fa a togliere le mascherine nelle scuole quando non si vaccinano i bambini piccoli? C’è un serbatoio enorme” per il virus. “Vedremo tra 2-3 settimane una risalita dei casi”, dice Ricciardi. “C’è stata una diminuzione dei contagi per la campagna vaccinale e per le restrizioni che sono state adottate. Se si tolgono le misure, si dà un via libera a tutti e viene a mancare anche il comportamento responsabile della popolazione”, afferma ancora.
In Italia “non c’è un atteggiamento da liberi tutti, c’è una tendenza alla dilatazione delle misure senza che questo comprometta la sicurezza”, evidenzia. Le regole per i cittadini sono diventate complesse? “Una delle regole chiave nella pandemia” dovrebbe prevedere “un’unica catena di comando e un’unica catena di comunicazione, per decidere rapidamente rapidamente alla luce dell’evidenza scientifica e per spiegare chiaramente a tutti. Sono regole che non vengono sempre rispettate e producono disorientamento nei cittadini, rendendo difficile la vita quotidiana”.