Muri imbrattati a sede Einaudi:
protesta per l'incidente di Udine
Imbrattata la sede dell’istituto Einaudi di via Bissolati, da poco ridipinta a nuovo. Durante la notte è apparsa la scritta “Senza paga e sicurezza è sfruttamento, no alternanza”. Un chiaro riferimento alla tragica morte di Lorenzo Parelli, il 21 gennaio scorso, durante uno stage lavorativo nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro.
Il giovane svolgeva il suo tirocinio in un’impresa di carpenteria metallica, quando è morto schiacciato da una barra d’acciaio. Il 18enne frequentava un centro di formazione professionale di Udine. Mentre sulla vicenda la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, molti studenti sono scesi in piazza in diverse città italiane per protestare.
Cremona compresa: venerdì 28 gennaio alle 16.30, in piazza Caduti di Nassirya si terrà una manifestazione in memoria della giovanissima vittima ma anche per protestare contro la pratica dell’alternanza scuola/lavoro. A promuovere l’adunanza, una serie di collettivi studenteschi: Fgc (Fronte Gioventù Comunista), Il Megafono, Cremona Pride e Arci di Persichello. Il gruppo ha anche appeso una serie di striscioni di protesta in varie zone della città, mentre non si riconosce nell’imbruttimento dei muri, che condanna con fermezza. lb