FdI: “Fusione tra Cremona Solidale
e Fondazione Città di Cremona”
Domani, giovedì 10 febbraio, in Commissione consiliare “Politiche alla persona”saranno sottoposti ad approvazione il Piano Programma 2022 ed il Budget preventivo 2022 di Cremona Solidale.
Fratelli d’Italia evidenzia che, “fatta eccezione per la sola parte meritoria riguardante il percorso “Celebrolesioni”, il citato Piano Programma sia banalmente ordinario e totalmente privo di progettualità istituzionale”.
“Non vi è – spiega Luca Grignani, coordinatore cittadino di FdI – riferimento alcuno al ruolo che il Comune riterrebbe di riservare a Cremona Solidale all’interno del welfare cittadino e non vi è commento alcuno alle interdipendenze fra Cremona Solidale e Fondazione Città di Cremona. Nemmeno è dato comprendere dove si voglia collocare Cremona Solidale all’interno della neonata Riforma Sanitaria lombarda, per non tacere della totale assenza di un qualsivoglia piano di investimenti”.
Inoltre, per FdI, il Budget preventivo 2022 è “inadeguato”. “Il limitato adeguamento delle rette agli indici ISTAT – evidenzia Grignani – non sarà certamente sufficiente a coprire l’aumento del costo del personale (oltre euro 1 milione) o quello dei preannunciati aumenti delle utenze di Luce e Gas”.
Sono indicati “risparmi di spese relativamente ai beni immobili che, per quanto legittimi e strutturati, dipendono dall’eventuale condiscendenza della sua proprietaria, la Fondazione Città di Cremona, e non da Cremona Solidale”.
“Irrealizzabile” anche la indicata occupazione di letti nella misura pari al 99%, “atteso il doveroso rispetto delle misure sanitarie di distanziamento per il contenimento della pandemia”.
“In conclusione – dice ancora il coordinatore FdI -, spiace vedere che l’attuale Amministrazione Comunale sia priva di qualsivoglia “visione” a proposito di Cremona Solidale e sia unicamente concentrata a millantare una (inesistente) volontà della “destra” cittadina di vendere e privatizzare Cremona Solidale”.
“Spiace – aggiunge ancora – vedere che il C.d.A. di Cremona Solidale e l’Assessore alla partita Rosita Viola non vogliano considerare l’idea – figlia della più vera e autentica natura sociale di Fratelli d’Italia – di riorganizzare totalmente il settore, progettando e realizzando una fusione tra Fondazione Città di Cremona e Cremona Solidale, al fine di costituire una vera e propria holding sociale che rappresenti un colosso della solidarietà e che, guidata direttamente dal Comune e dal sindaco, sia finalmente capace di intercettare e modernamente gestire le necessità socio sanitarie della popolazione ed il welfare cittadino”.
Grignani quindi conclude: “Ci sarebbe molto piaciuto vedere un passo verso la modernità, da chi oltretutto ha la pretesa di definirsi progressista. Tocca invece farlo a noi conservatori. E lo facciamo con grande consapevolezza e pieno senso di responsabilità nei confronti dell’intera comunità cittadina, perché conservare il patrimonio di valori, idee e progetti di Cremona Solidale è da sempre la priorità di ciascuno di noi”.