Covid Italia, report: in un mese raddoppiati contagi settimanali
(Adnkronos) – Nell’ultimo mese la coda della quarta ondata di covid in Italia, relativamente al valore dell’incidenza settimanale di nuovi contagi, è raddoppiata passando da un’incidenza media nazionale di 382 nuovi casi ogni 100mila abitanti a 723 nuovi casi ogni 100mila abitanti. Nell’ultima settimana, il valore più alto si registra in Umbria che segna 1.383 nuovi casi ogni 100mila abitanti, seguita dalla Puglia con 1.170 nuovi casi ogni 100mila abitanti. È quanto emerso dalla 90.esima puntata dell’Instant Report Covid-19 dell’Alta scuola di Economia e Management dei sistemi sanitari (Altems) dell’Università Cattolica.
“Negli ultimi 30 giorni i nuovi casi settimanali sono raddoppiati, afferma Americo Cicchetti, direttore Altems – registrando un maggior numero di nuovi positivi (+12%) pari a +1,5 milioni di infetti. Tale dato risulta preoccupante in vista di un rallentamento sia dello stato emergenziale che avverrà a fine mese sia delle misure cautelative da rispettare, come la mascherina nei luoghi chiusi. È proprio di ieri – ricorda Cicchetti – il monito all’Italia e ad altri Paesi Ue dell’Organizzazione mondiale della sanità a non dare per scontato la fine del virus e ad affrettarsi nell’abbassare la guardia: restiamo vigili per garantirci le festività pasquali con i nostri cari”, ammonisce.
VACCINI, I NUMERI DELLE REGIONI – Secondo il report, inoltre, in Italia la regione con il più alto tasso di copertura vaccinale con la terza dose di vaccino anti Covid per la fascia d’età 50-79 anni è la Puglia (86,1%), mentre quella con la percentuale minore di vaccinati nella stessa fascia risulta essere la Sicilia (72,2%). Quanto invece alla fascia d’età 5-19 anni, la regione associata al tasso di copertura più elevato è la Lombardia (27%) mentre la Provincia autonoma di Bolzano è quella con la percentuale minore di vaccinati nella stessa fascia di età.
Sul territorio nazionale, la copertura vaccinale delle terze dosi nella fascia d’età 50-79 anni è dell’80,9%, mentre nella fascia d’età 5-19 anni è del 22,8%.