Cronaca

Il premio Barbieri quest'anno
parla anche ucraino

 

Sono quattro i beneficiari dell’edizione 2022 del Premio alla memoria di Attilio Barbieri, consegnato venerdi 6 maggio nel salone di Palazzo della Carità, una tradizione che la Fondazione Città di Cremona ravviva ogni anno, per ricordare il giovane partigiano caduto per mano delle truppe di occupazione il 26 aprile 1945 in Piazza San Luca.
In questa edizione del premio, che cade nel tragico contesto della guerra nell’est Europa, uno dei riconoscimenti è andato a tre giovani studenti ucraini del conservatorio Monteverdi: Kseniia Overko, Tetiana Petriv e Olesandr Puzankov, soprano le prime due, violinista il secondo, segnalati dalla presidente del Monteverdi Anne Colette Ricciardi.
“Nessuno di noi – ha detto la presidente della Fondazione Uliana Garoli – avrebbe mai pensato di essere qui testimoni di questa guerra che rappresenta un salto indietro nella storia. Siamo solidali nei confronti di tutti coloro che soffrono e poter dimostrare la nostra vicinanza a questi studenti, significa dire che la comunità cremonese è con loro, anzi siamo la stessa comunità”.

“Noi come Fondazione – ha aggiunto ancora – ricordiamo dal 1947 Attilio Barbieri, un ragazzo di 16 anni, studente del liceo Manin che ha perso la vita in un contesto di guerra. Tutte le volte che ci viene data una testimonianza di memoria, noi sentiamo la responsabilità di portarla avanti per sempre. Oggi il simbolo è particolarmente importante perchè si cala nell’attualità più drammatica”.

“Ringrazio moltissimo la Fondazione”, ha detto Ricciardi. “E’ stata una grande gioia trovare una sensibilità immediata e una risposta così calorosa a una richiesta di appello. Speriamo che sia il segno di un futuro un po’ migliore, questi ragazzi se lo meritano”.

I tre studenti si sono poi esibiti in un momento musicale accompagnati al pianoforte da Elisabetta Chiarato, che ha visto l’esecuzione dell’Ave Maria di Giuseppe Verdi e di brani di Myroslav Skoryk e Antonín Dvorák, per finire con una canzone popolare ucraina. E’ stato chiesto il bis e l’hanno concesso: l’inno nazionale ucraino.

Un altro premio è andato a Francesco Pupa, segnalato da Gianfranco Bonazzoli, presidente dell’Associazione Donatori Tempo Libero: da dieci anni, Francesco presta gratuitamente la propria opera presso l’Associazione, che come noto svolge un fondamentale servizio per anziani, disabili e infortunati di tutte le età, adattando attrezzature ed ausili senza chiedere nulla in cambio
Premiato, su segnalazione del dirigente Carlo Pitturelli, anche un gruppo di studenti dell’Istituto superiore Stradivari, in rappresentanza dei ragazzi che hanno creato la web radio “Stradio”, un progetto che affianca allo sviluppo di competenze utili per un uso consapevole dei media a competenze di cittadinanza attiva e partecipazione. I componenti della redazione sono essenzialmente gli studenti del triennio che riescono ad integrare nuovi ragazzi attraverso attività di accompagnamento e tutoring.
Premio Barbieri anche per Gabriele Gregori, per l’iniziativa di pulizia delle sponde del Po, avviata in autonomia lo scorso anno durante i suoi allenamenti di canottaggio, e poi strutturata in un vero e proprio proprio progetto, #RiPopuliamolo, avviato nell’agosto del 2021 dall’esigenza di salvaguardare il patrimonio ambientale e paesaggistico costituito dal Fiume Po e dalla sue pertinenze. Canottiere della Società Bissolati, Gabriele ha iniziato a raccogliere in solitaria i rifiuti e ha successivamente coinvolto gli Enti Pubblici di riferimento.
Alla consegna dei premi, del valore complessivo di 12mila euro, hanno preso parte oltre alla presidente di Fondazione Uliana Garoli, il vice Fiorenzo Bassi, il sindaco Gianluca Galimberti, l’assessore Rosita Viola, mons. Ruggero Zucchelli in rappresentanza del vescovo, il segretario generale della Fondazione Lamberto Ghilardi e la famiglia Bellini – D’Avella che ha voluto integrare il fondo per gli studenti ucraini con una donazione in memoria della figlia Paola. Una vicinanza, quella tra la Fondazione e la famiglia della giovane scomparsa prematuramente, che si è già concretizzata con altri contributi tra cui la donazione per la riqualificazione dell’aiuola nel giardino di via XI febbraio 60.

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