Ucraina, Gentiloni: “In Ue frenata pil evidente, Pnrr cruciale per tenuta Italia”
(Adnkronos) – Nonostante la guerra in Ucraina in Europa “non siamo destinati alla recessione, possiamo lavorare per evitare un andamento del pil negativo” ma è ovvio che siamo “in un contesto di incertezza e di frenata evidenti”. Così il commissario Ue agli Affari economici e monetari Paolo Gentiloni in conferenza stampa all’associazione stampa estera a Roma, sottolineando che a questo scopo l’attuazione del Pnrr è cruciale.
Per l’Italia, vista la mole delle risorse, “il Pnrr ha un valore straordinario per tenere l’economia” e questo, sottolinea il Commissario Ue, non “per spesa generica ma investimenti mirati al futuro”. I Paesi ad alto debito, come l’Italia, dovranno procedere con una riduzione graduale del debito: “Non possiamo fare finta che non esita questo obiettivo di riduzione del debito”, obiettivo che risulta “avvantaggiato se il Paese cresce”. Il commissario spiega che i due obiettivi degli investimenti per la crescita e del calo del debito “che sembrano andare in direzioni diverse, in realtà concorrono” ad un obiettivo unico.
La ricetta per tenerli insieme passa “primo, limitando l’aumento della spesa corrente e soprattutto l’aumento della spesa corrente permanente, per esempio – osserva – le misure sui prezzi dell’elettricità ed energia la Commissione le giustifica e persino incoraggia” perché sono di natura temporanee. Quindi, aggiunge, “misure mirate e temporanee sono pienamente giustificate” ma “al di là di queste misure bisogna tenere un alto controllo sugli aumenti della spesa corrente per i Paesi ad alto debito e lavorare per regole comuni di facilitazione degli investimenti e per un percorso di riduzione del debito più realistiche e condivise e questo sarà il lavoro delle prossime settimane in vista della proposta i revisione del Patto di stabilità”.
Intanto il Consiglio europeo discuterà “sulla possibilità di dare alla Commissione Ue l’incarico di verificare se ci sono le condizioni” per fissare un tetto al costo del gas. La questione del limite al prezzo del gas sarà discussa “ma la decisione non verrà presa in questi giorni perché – spiega Gentiloni – la decisione è se dare l’incarico alla Commissione”, ha insistito il commissario.
A livello globale la guerra in Ucraina “può avere conseguenze sistemiche molto serie sia perché l’apprezzamento del dollaro provoca difficoltà a diverse economie emergenti e sia perché – sottolinea – la crisi rende difficile la fornitura di grano, sementi e commodities fondamentali per l’agricoltura e questo può avere ripercussioni notevoli sui prezzi e sull’offerta di cibo per i Paesi emergenti e in particolare per i Paesi africani”. L’impatto “di questa crisi innescata a febbraio – conclude Gentiloni – è un impatto che va al di là delle conseguenze immediate sul rallentamento della crescita”.