Nell'interrato ex Lucchini anche
i faldoni di via Geromini e Radaelli
Via libera dell’amministrazione comunale al cambio di funzione dell’interrato dell’area ex Lucchini, lungo via Mantova di fronte a San Camillo, venduto dal Comune ad Aem, per trasformarlo in archivio. Per renderlo possibile occorreva una variante semplificata al Pgt e ieri il consiglio comunale l’ha approvata.
Il passaggio consigliare, lunedì scorso è stata l’occasione per tornare sul puzzle degli immobili comunali: l’interrato dell’area ex Lucchini consentirà ad Aem di liberare i due piani dell’autosilo Massarotti, attualmente occupati dai faldoni del Tribunale e rendere la struttura a completa disposizione della zona universitaria che si sta ampliando nel comparto sud della città, dove oltre al campus di Santa Monica c’è in vista il recupero dell’ex caserma Manfredini.
Non solo, il Comune ha bisogno di liberare anche il complesso di via Radaelli dove pure è depositato materiale d’archivio, per procedere con il progetto di rigenerazione urbana che coinvolge l’ex ospedale. E sempre nell’interrato dell’area Lucchini finiranno anche altri faldoni del tribunale che ora sono dislocati in via Geromini. Insomma, l’area decentrata di via Mantova si configura sempre più come il luogo dove verranno riuniti i materiali d’archivio sia del Comune sia di altri enti, oggi disseminati in tanti punti della città. Con la possibilità anche futura di utilizzarlo come magazzino comunale.
L’interrato dell’area ex Lucchini era giunto nella disponibilità del Comune di Cremona in seguito al Piano di Lottizzazione presentato dalla società Fornaci Giovanni Lucchini S.p.A. del 1985, per essere destinato a parcheggio sia nella parte a quota strada che nella parte posta al piano interrato che però non è mai stato operativo.
Il disciplinare per la vendita dell’immobile prevedeva esplicitamente che “ferma restando la destinazione dell’immobile ad ‘Aree ed attrezzature per servizi’, successivamente all’aggiudicazione del bene potranno essere valutate eventuali modifiche alla tipologia di servizio in conformità alle vigenti disposizioni urbanistiche”. Successivamente, lo scorso maggio, il nuovo acquirente Aem ha chiesto che l’immobile venga destinato a “Servizi generali e attrezzature d’interesse comune: Servizi amministrativi” d’interesse comunale per poterlo meglio valorizzare. Confermato invece l’utilizzo della parte soprastante quale parcheggio liberamente accessibile.
La variazione ha lasciato perplessi i consiglieri di minoranza Malvezzi (FI) e Zagni (Lega) che hanno prospettato i rischi di un deposito di materiale cartaceo in un contesto dove sorgono residenze, uffici e attività artigianali. gbiagi