Anche Cremona con il naso
all'insù per i satelliti Starlink
Anche nei cieli di Cremona, come in buona parte del Nord Italia, si è potuto assistere ad un fenomeno che ha destato tanta curiosità: i punti luminosi di un gruppo di satelliti Starlink di Elon Musk lanciati in orbita nelle scorse ore da un Falcon 9, il razzo spaziale progettato dalla compagnia SpaceX del magnate sudafricano. I cremonesi, con il naso all’insù, hanno segnalato il fenomeno sui social con una raffica di foto e video.
Starlink è una costellazione composta da migliaia di satelliti e pensata da Musk per portare le connessioni internet ad alta velocità – finora disponibili prevalentemente nelle città – in ogni parte del mondo, dai deserti agli oceani, superando il digital divide su scala mondiale. Il gruppo di satelliti è risultato visibile nelle ore seguenti al lancio perché si trovava ancora in un’orbita bassa. L’ultima volta che in Italia se n’era parlato così tanto online era l’aprile del 2020, nel pieno della prima ondata di Coronavirus.
Il via libera al posizionamento dei satelliti di Starlink è arrivato nel 2018: attualmente nello Spazio ce ne sono poco meno di 2mila, Musk aveva chiesto l’autorizzazione a installarne quasi 4500, poi la richiesta è salita intorno a quota 30mila. Che sono più di tutti i satelliti attualmente in orbita intorno alla Terra messi insieme.
Scopo del progetto è velocizzare la connessione a Internet e anche portarla in zone del mondo dove non c’è e difficilmente potrà esserci: una persona invia un pacchetto di dati (un messaggio, una mail, un video, un gruppo di foto) a uno dei satelliti della rete Starlink attraverso le onde radio, poi il segnale passa da un satellite all’altro sino a raggiungere quello più vicino alla persona cui dev’essere consegnato, che potrà farne il download. Secondo quanto annunciato, la velocità di connessione dovrebbe essere tra i 100 e i 200 MB/s, con latenza a partire da 20 MS nella maggior parte delle località.
S.P.