Asst, cinque incontri per la
traumatologia patologica
Dal 31 gennaio al 21 marzo, cinque appuntamenti per imparare a trattare fratture e complicanze in ottica multidisciplinare, con ortopedici e specialisti di varie discipline
Un webinar in cinque lezioni per imparare a trattare le fratture con un percorso a misura di paziente. Martedì 31 gennaio prende il via il corso di formazione specialistica organizzato da Erika Maria Viola (direttore UO Ortopedia Ospedale di Cremona) e Roberto Capelli (direttore UO Ortopedia e Traumatologia ASST Fatebenefratelli Sacco) rivoto ad ortopedici e traumatologi ospedalieri.
Sostenuto dall’associazione Ortopedici e Traumatologi Ospedalieri d’Italia (OTODI), è suddiviso in cinque appuntamenti (sempre di martedì), a partecipazione libera (su iscrizione per i medici ortopedici). Il corso tratterà le fratture che si verificano in condizioni di osteomielite acuta e cronica, in presenza di tumori e metastasi, in displasie di origine genetica e malattie rare, fratture atipiche e da stress. Oltre agli ortopedici coinvolgerà altri specialisti interessati dalle diverse patologie o peculiarità trattate. «In traumatologia patologica, l’attività si basa su due elementi – afferma Erika Viola, direttore dell’UO Ortopedia dell’Ospedale di Cremona – il primo è la letteratura scientifica, che offre esperienze e linee guida, il secondo è l’interazione tra i diversi specialisti che si occupano di uno stesso paziente. A Cremona la collaborazione interdisciplinare funziona molto bene, e può essere il punto di partenza per definire nuovi profili di approccio e gestione di pazienti con altre patologie (oncologiche, infettive, metaboliche, malattie rare), che quindi esigono un trattamento personalizzato».
In ogni incontro saranno illustrati quattro casi di studio, in cui interverranno gli specialisti coinvolti nel trattamento delle diverse problematiche affrontate. Sarà inoltre presente un medico legale, che offrirà il proprio supporto per illustrare come effettuare una buona profilazione del paziente, come redigere correttamente il consenso informato e come gestire i diversi casi che possono presentarsi. La discussione sarà aperta a tutti i partecipanti, che potranno intervenire da remoto.