Cronaca

Consiglio comunale in carcere
si lavora sulla data

Avviato l’iter procedurale per poter tenere una seduta del Consiglio comunale all’interno della Casa circondariale di Cremona. Ieri il Presidente del Consiglio comunale Paolo Carletti ha inviato una nota Direzione della Casa circondariale, che prende spunto dalle considerazioni del Garante provinciale dei diritti dei carcerati nel ritenere che, scrive Carletti alla direzione, “sempre più alta dev’essere l’attenzione del Consiglio comunale ai temi afferenti la nostra casa circondariale, già due volte si è riunito l’Ufficio di Presidenza sul tema del nostro carcere, ora chiediamo che si riunisca l’intero Consiglio comunale.
L’Amministrazione comunale ha già ben avviati numerosi e ottimi progetti di collaborazione con il Carcere, ma serve concentrare l’attenzione della massima assemblea cittadina su quello che dev’essere considerato un quartiere della nostra città, un quartiere in cui vivono o lavorano pezzi della nostra comunità che dobbiamo far sentire parti integranti della città.

(….)  con questo spirito che si chiede di poter tenere un Consiglio comunale in carcere interamente dedicato al tema dell’inclusione della Casa circondariale, dei suoi ospiti e dei suoi operatori nelle dinamiche della nostra comunità cittadina, un Consiglio comunale che veda ospiti i rappresentanti delle realtà cittadine chiamate a fare da collante tra le diverse realtà della comunità cremonese, un Consiglio comunale insomma, che dia il segno definitivo dell’integrazione della nostra Casa circondariale in città”.
Sempre nel pomeriggio di ieri la Direttrice della locale Casa Circondariale Rossella Padula ha dato la propria disponibilità: “Apprezzo ed accolgo con favore la Sua proposta, condividendo sicuramente la necessità e l’urgenza di dare piena attuazione all’effettiva integrazione del Carcere nella Città, poiché necessariamente parte della medesima, al pari di ogni altra realtà istituzionale, nella quale lavorano e vivono numeri significativi di persone. La ringrazio per la Sua attenzione e attendo la proposta di possibili date per una seduta in questa sede del Consiglio da Lei presieduto”.

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